Gli orti nelle terre incolte Affitti da 50 euro l’anno

Al via in città il progetto di riqualificazione delle zone comunali in abbandono Trovati 48 appezzamenti a Santa Rita per coltivare pomodori, piselli e cetrioli

LANCIANO. Riqualificare aree degradate della città destinandole alla coltivazione di ortaggi. È il progetto “Orti urbani”, presentato all’amministrazione comunale dall’associazione “Lanciano in Comune”.

L’esperienza si sta sempre più diffondendo sia nelle piccole realtà che in metropoli come Milano. A Pescara l’iniziativa ha compiuto nove anni, portata avanti dall’associazione “Domenico Allegrino onlus”. A Lanciano potrebbe partire presto, utilizzando aree di proprietà comunale. Gli orti urbani sono piccoli lotti di terreno, tra i 40 e i 65 metri quadrati, affidati ai cittadini in comodato gratuito o dietro il versamento di un canone annuale. Il Comune può così incrementare la presenza di aree verdi riducendo l’inquinamento, riqualificare aree abbandonate e degradate strappandole alla sporcizia e all’incuria, frenare il consumo di suolo sottraendo i terreni all’abusivismo edilizio e alla speculazione, e valorizzare il paesaggio.

Per i cittadini rappresentano una misura di sostegno al reddito poiché, coltivando in proprio i prodotti della terra, ottengono un risparmio. Agli orti urbani, inoltre, è riconosciuta una valenza sociale: sono un momento aggregativo e socializzante, permettono di recuperare un rapporto diretto con la natura e di impiegare in modo costruttivo il tempo libero. Mentre si cura il proprio orto, infine, avviene uno scambio di consigli e conoscenze, specie tra vecchie e nuove generazioni.

Ad illustrare il progetto al sindaco Mario Pupillo e agli assessori Evandro Tascione (ambiente) e Antonio Di Naccio (lavori pubblici con delega alle aree verdi) sono stati il presidente dell’associazione, Claudia Cimetta, i tecnici Mario Di Cicco e Giovanni Bomba, e i consiglieri comunali Alessandro Di Matteo e Bernadetta Cibotti.

Tra le aree di proprietà comunale, ne sono state individuate due, pianeggianti ed esposte al sole, per far partire il “progetto pilota”. Si trovano a Santa Rita: una nel parco di via Cipollone e l’altra nell’area verde, abbandonata, dietro il cinema Maestoso. I due terreni permettono di ricavare 48 lotti da 50 metri quadri, da attrezzare con pozzo, elettricità e area di compostaggio. “Lanciano in Comune” ha approntato un regolamento, che prevede il pagamento di un canone annuale di 50 euro, ma sarà il consiglio comunale a dire l’ultima parola. «Abbiamo inserito gli orti urbani anche nel Piano dei servizi del Prg», annuncia Pupillo, «tra le aree perequate (metà edificabili e metà da cedere al Comune, ndc) sette sono destinate a questa finalità. Il percorso amministrativo della proposta avrà tempi brevi».

Stefania Sorge

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