riordino sanità

Guardiagrele, l’ospedale dà l’addio pronto soccorso

Da aprile sarà “punto di primo intervento” solo per urgenze minori, ma resta aperto anche la notte

GUARDIAGRELE. Il pronto soccorso diventerà Punto di primo intervento, attivo 24 ore su 24 e orientato al trattamento delle urgenze minori ed a una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità, in modo da consentire al 118 di trasportarlo con sicurezza e tempestività verso l’ospedale più idoneo.

Arrivano novità dall'ospedale di Guardiagrele, dove prosegue la riorganizzazione del presidio sanitario che porterà dalla mezzanotte del 1° aprile alla nascita del Punto di primo intervento. Quest'ultimo continuerà a fare riferimento all’unità operativa di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza di Ortona, resteranno inoltre regolarmente assicurate tutte le attività ambulatoriali al momento erogate, mentre sono state adottate nuove disposizioni per garantire il funzionamento del Laboratorio analisi e della Radiologia. La direzione generale della Asl Lanciano Vasto Chieti ha infatti stabilito di mantenere attivo il Laboratorio analisi ogni giorno dalle 8 alle 14 con la presenza di personale medico e tecnico.

Nelle ore pomeridiane, notturne e nei festivi, eventuali esami potranno essere eseguiti al Punto di primo intervento in cui è presente un apposito “Point of care testing”. Per quanto riguarda la Radiologia, sarà assicurata la presenza di personale medico e tecnico nei giorni feriali, mentre nelle ore notturne e nei festivi sarà garantita la pronta reperibilità dei tecnici, fermo restando che, in caso di esami urgenti, le tecnologie in dotazione consentono la trasmissione immediata delle immagini radiologiche all’ospedale di Chieti, dove il medico radiologo in servizio potrà stilare il referto.

Dopo la sospensione dei ricoveri di medicina generale e geriatria decisa il 19 febbraio scorso, si pone dunque un nuovo tassello nella struttura di Guardiagrele, in cui vi sono attualmente pazienti ricoverati in Lungodegenza. Il tutto in vista della futura realizzazione dell’ospedale di comunità, con un’adeguata dotazione di posti letto territoriali.

Si tratterà di un nuovo modello di assistenza che, come ha recentemente spiegato l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, sarà più rispondente alle esigenze dell’utenza di riferimento, composta in gran parte da over 65. (a.s.)