Guasto all’impianto idrico Aziende senz’acqua

In tilt un’attrezzatura del Consorzio di bonifica nell’area di San Giovanni Lipioni Niente rifornimenti alle imprese di Piana Sant’Angelo. Scatta l’emergenza

VASTO. Non bastavano i problemi economici. Il Consorzio di bonifica è da ieri alle prese con una grosso problema tecnico. A causa del maltempo si è rotto lo sgriglialore (il dispositivo elettromeccanico che rimuove i detriti che si accumulano contro le griglie degli impianti idrici) del grande adduttore all’altezza della traversa di San Giovanni Lipioni. Il danno impedisce all’acqua di defluire arrivando al Coniv, il consorzio che gestisce il depuratore del Consorzio industriale e distribuisce l’acqua filtrata alle imprese di Piana Sant’Angelo e alla riviera. Da ieri mattina non arriva più acqua.

I tecnici ed il presidente del Consorzio, Fabrizio Marchetti, hanno fatto un sopralluogo, individuato il danno e programmando la riparazione. «La riparazione non è una impresa semplice dal momento che i dipendenti del Consorzio sono in stato di agitazione perché da nove mesi non prendono lo stipendio», rimarca Marchetti. «Conoscendo i lavoratori sono certo che ancora una volta risolveranno il problema nonostante il difficile momento che stanno attraversando», dice fiducioso il presidente dell'ente.

Ma proprio mentre era in corso il sopralluogo a San Giovanni Lipioni, i lavoratori hanno diffuso una nota in cui dichiarano di essere stufi delle false promesse. «L’impegno del consigliere regionale Antonio Prospero di un contributo straordinario di 300mila euro è svanito in sede di consiglio regionale quando il presidente Nazario Pagano ha precisato che quel contributo è previsto solo in caso di commissariamento dell’ente. Anche le continue soluzioni prospettate dal presidente Marchetti non vedono nessun riscontro», è l’amara constatazione dei lavoratori. «Oggi diciamo basta. Pur volendo ancora tutelare gli agricoltori, non è possibile andare avanti in questo modo. Le attività propedeutiche alla manutenzione degli impianti irrigui sono già ferme», scrivono i dipendenti del Consorzio di bonifica.

Dalla loro parte si schiera Ada Sinimberghi, della Cgil. «I lavoratori devono essere pagati. Le istituzioni si muovano per arrivare a questo». E a proposito della diffida fatta dal Consorzio di Bonifica al Coasiv per ottenere il pagamento del servizio idrico erogato la sindacalista rimarca: «Questi problemi non sono nati ora. Si trascinano da tempo ed erano noti agli enti preposti. Sarebbe il caso di trovare al più presto una soluzione per il bene dell’ente, degli agricoltori, della sicurezza del territorio e di 50 famiglie che rischiano di trascorrere un Natale drammatico». (p.c.)

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