Guerra dei taxi Chieti-Pescara, nuova protesta in Regione

La protesta dei tassisti teatini: Chiodi emani decreto per l’accesso delle vetture in aeroporto, sono tre anni che attendiamo

PESCARA. Nuova protesta dei tassisti di Chieti, che stamani, con i loro mezzi coperti da striscioni, hanno presidiato l’area antistante la sede della Regione Abruzzo a Pescara, per chiedere al Governatore Gianni Chiodi di emanare il decreto che stabilisca le modalità di accesso dei taxi all’interno dell’Aeroporto d’ Abruzzo, esclusivamente da un punto di vista numerico. «Sono tre anni che aspettiamo che Chiodi emani il decreto finalizzato a regolare l’accesso dei taxi all’aeroporto - afferma il segretario regionale di Confartigianato Taxi, Luigi Colalongo -. Questa situazione ci sta creando forti difficoltà con gli utenti e con i colleghi di Pescara».

In particolare, i tassisti teatini chiedono l’applicazione della legge 422 del 1997 e la successiva ordinanza dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac), in base a cui «per i collegamenti con gli aeroporti aperti al traffico aereo civile sono autorizzati ad effettuare servizio di piazza i titolari di licenze per servizio di taxi rilasciate dai comuni capoluogo di regione e di provincia, nonchè dal comune o dai comuni nel cui ambito territoriale l’aeroporto ricade».

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