primario all’ospedale di gissi

Ha diretto due reparti: la Asl deve pagarlo

GISSI. Per oltre un anno, dal gennaio 2007 al luglio 2008, ha svolto il doppio incarico di responsabile di due distinte unità operative all’ospedale di Gissi, ma la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti non...

GISSI. Per oltre un anno, dal gennaio 2007 al luglio 2008, ha svolto il doppio incarico di responsabile di due distinte unità operative all’ospedale di Gissi, ma la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti non gli ha corrisposto le spettanze aggiuntive. Una sentenza della Corte d’appello dell’Aquila (sezione lavoro), dopo quasi sette anni, ha condannato l’Azienda sanitaria al pagamento di 22mila euro nei confronti di un ex primario assistito dall’avvocato Luca Damiano del foro di Vasto.

Nel 2007 e per oltre un anno, Giovanni Tinari, direttore dell’Unità operativa di Medicina interna, ricopre lo stesso ruolo anche per l’Uo di Medicina e Chirurgia d’urgenza, successivamente denominata Punto di primo intervento nel presidio di Gissi. Non riceve, però, compensi extra. «L’Azienda gli aveva conferito l’incarico in seguito alla rideterminazione della dotazione organica per effetto della quale alcune strutture erano rimaste sprovviste della figura apicale ed erano in attesa dell’espletamento dei concorsi», spiega il legale. «In sostanza la Asl, al fine di risparmiare sui costi derivanti dall’assunzione di un nuovo primario ospedaliero, aveva conferito a Tinari la responsabilità di una seconda unità operativa», aggiunge. Al professionista, nonostante il maggior carico di lavoro e responsabilità, l’azienda ha negato il diritto alla retribuzione suppletiva asserendo che la seconda mansione era stata svolta durante il normale orario di lavoro e pertanto non aveva comportato alcun aggravio lavorativo per il ricorrente. «Tesi, quest’ultima, smentita nei fatti, poiché la direzione di una seconda struttura complessa, seppur svolta durante il normale orario di lavoro, ha comportato un indubbio aggravio di attività e di responsabilità per la figura apicale», dice l’avvocato Damiano.

Simona Andreassi

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