I croati bussano al porto di Ortona

Progetti dall’altra sponda dell’Adriatico per avviare in città scambi commerciali e rotte turistiche

ORTONA. Il porto di Ortona interessa soprattutto fuori Regione, fuori Italia. Ma non solo a “chiacchiere”, bensì con i fatti o meglio con la manifestazione di volontà da parte dei croati di avviare, appena possibile, scambi commerciali, economici tra il loro porto, quello di Ploce, e lo scalo marittimo ortonese. L’obiettivo è quello di creare, entro un anno, una tratta Ortona-Ploce per traffico merci e trasporto passeggeri per finalità turistiche.

Di recente, una delegazione croata con a capo il vicesindaco di Polce, Zdenko Mateljak, ha incontrato gli operatori portuali locali, approfittando di un viaggio in Italia per iniziare rapporti con altre città, altre regioni. All’incontro nello scalo marittimo è mancata l’amministrazione comunale, le istituzioni che, ovviamente, sono determinanti per intraprendere iniziative e portarle a termine. La delegazione è in cerca di un porto il più vicino possibile alle loro sponde per il traffico di merci, in modo da contenere i costi di trasporto, e per incrementare il traffico turistico verso il loro Paese e sembra che lo scalo ortonese sia giusto per tali fini. Anche perché il porto locale è già strutturato e possiede mezzi e tecnologie, conoscenze e capacità imprenditoriali che magari altre realtà si “sognano”.

In pratica, i croati sono molto interessati anche al know-how degli imprenditori portuali ortonesi, ossia alle loro conoscenze e abilità operative necessarie per svolgere determinate attività nel settore.

L’amministrazione di Ploce tramite l’ex assessore provinciale Remo Di Martino aveva già visitato Ortona e la sua portualità e conosciuto il sindaco della città, Vincenzo D’Ottavio. Il vicesindaco di Ploce nell'incontro ha detto che è arrivato il momento giusto per lavorare insieme, comprese le istituzioni, per creare questa linea-traghetto. «I progetti dei croati su questo territorio sembrano molto interessanti», commenta il presidente della rete portuale di Ortona, Barbara Napoliello, «sollecitiamo le istituzioni locali a interessarsi a questa iniziativa di scambio tra le due città sul mare e a intraprendere dei rapporti con le istituzioni croate».

Il porto di Ortona è appetibile per tanti motivi: la questione ora è scommetterci su sempre di più. Un segnale positivo arriva dalla firma della convenzione Comune-Regione per il dragaggio dei fondali in modo da riuscire a far entrare navi di grande tonnellaggio.

Lorenzo Seccia

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