I Nas al Distretto sanitario: i locali non sono a norma

I carabinieri danno 60 giorni per adeguare i locali, la Asl decide di trasferire il centro per i vaccini al consultorio, ma la decisione non piace alle mamme

LANCIANO. Una segnalazione da parte degli utenti ai Nas. Il sopralluogo conseguente dei militari e la scoperta che alcuni locali del distretto sanitario di base non sono a norma; vanno adeguati. É un fulmine a ciel sereno il verbale redatto dai Nas che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo nei locali del distretto in via don Minzoni. Un colpo per la casse Asl perché c’è un’ordinanza del Comune che impone alla azienda di adeguare entro 60 giorni i locali oggetto a prescrizione che sono in particolare gli spazi destinati al pubblico. Significa quindi costi aggiuntivi per i lavori, a meno di risoluzioni “fatte in casa”, ossia lo spostamento di alcuni locali dal distretto nella sede Asl di via Spaventa oppure, e questa è una delle ipotesi più accreditate, il trasloco del centro vaccinale, uno dei locali più ampi e a norma che ha sede nel distretto, nel consultorio. Una decisione, questa di spostare il centro vaccinale che ha locali a misura di neonato, mamme e bambini, facilmente accessibile per i carrozzini, pieno di giochi e soprattutto un locale destinato solo ai più piccoli, contestata proprio dalle mamme. «Abbiamo sentito che c’era la possibilità che si spostasse il centro vaccinale e ci siamo allarmate», raccontano alcune donne «perché questo è un ambulatorio modello, uno spazio dedicato solo ai più piccoli e comodo da raggiungere. Ci auguriamo che vengano trasferiti altri ambulatori». Invece a spostarsi sarà proprio il centro vaccinale. «I Nas hanno effettuato delle prescrizioni per l'inadeguatezza di alcuni spazi riservati al pubblico, troppo piccoli, come la sala d'attesa del Cup e dell'Ufficio Scelta e revoca del medico, solitamente affollati» spiega la responsabile della struttura Manola Rosato. «Il verbale è stato inviato anche a Comune e Regione, e il Comune, come di prassi, ha inviato alla Asl ordinanza di adeguamento entro 60 giorni. Bisogna quindi trovare subito le soluzioni che permettano di recuperare spazi per realizzare sale d'attesa adeguate ed evitare di spezzettare servizi costringendo i cittadini a spostarsi in più sedi per accedere a una prestazione. Pertanto si è deciso si spostare il centro vaccinale nel Consultorio, luogo che per vocazione si rivolge alle famiglie». La dottoressa spiega che alla base della scelta si è considerata anche la presenza di un parcheggio e della contiguità con il Distretto del consultorio. Anche se, il parcheggio che c’è dinanzi il consultorio è spesso occupato dai residenti dei palazzi che sorgono accanto e sopra la struttura e dagli utenti del vicino ufficio postale. «La soluzione individuata è stata ritenuta la più funzionale», ribadisce Rosato «e approvata anche dal Dipartimento Prevenzione a cui fa capo il centro vaccinale, perché consente di soddisfare l'esigenza Asl di utilizzare locali che sono già nelle proprie disponibilità e rispettare i diritti degli utenti».

Teresa di Rocco

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