I sindaci difendono le nomine dei vertici Sasi

Di Giuseppe: il centrosinistra ha votato l’esponente di centrodestra per evitare polemiche strumentali

LANCIANO. «Il nostro senso di responsabilità si è visto concretamente con la votazione di Silvia Torricella, dipendente del Comune di San Salvo nel consiglio di amministrazione della Sasi. Ora speriamo che i sindaci di centrodestra riacquistino autonomia decisionale e comincino ad occuparsi di cose concrete. Il deputato Fabrizio Di Stefano si metta l’animo in pace e pensi agli argomenti che a lui competono». Sono le parole del sindaco di Altino, Camillo Di Giuseppe, che dà voce ai sindaci di centrosinistra della Sasi, che nell’assemblea di lunedì hanno chiuso la vicenda legata alla composizione del Cda della società che gestisce il sistema idrico integrato. Un vertice formato da Domenico Scutti, Vincenzo Marcello, dipendente del Comune di Vasto nominato al posto di Patrizio D’Ercole, e ritenuto ineleggibile, e Silvia Torricella, dipendente di San Salvo, che ha preso il posto della dimissionaria Brunella Tarantini, del Comune di Lanciano. Un Cda considerato però dal centrodestra, alla stregua dell’assemblea che lo ha ratificato, illegittimo.

«I sindaci lunedì hanno dato l’ennesima prova di quanto, al di là degli schieramenti politici di appartenenza, hanno a cuore gli interessi del territorio e la qualità del servizio idrico», dice Di Giuseppe, «le vicissitudini del Cda sono state da noi risolte in maniera democratica, senza sotterfugi. La dimissionaria Tarantini rappresentante del Comune di Lanciano è stata sostituita dalla Torricella, rappresentante del Comune di San Salvo, amministrazione di centrodestra. Nonostante l’assenza dei sindaci di centrodestra, i cinquanta sindaci presenti hanno votato, responsabilmente, il rappresentante minoritario per non prestare il fianco a polemiche strumentali che distolgono l’attenzione e provocano confusione ed allarmismo».

Ad attaccare Di Stefano è il capogruppo del Pd in Regione, Camillo D’Alessandro: «Di solito da un parlamentare ci si aspetta che racconti che cosa ha fatto per la sua gente, quante risorse ha portato da Roma ma Di Stefano pare preoccupato solo delle sedie dei Cda. Per fortuna ci sono i sindaci che, a differenza sua, si preoccupano di dare risposte, garantire il miglior servizio ai costi più bassi possibili eil corretto funzionamento del servizio idrico. (t.d.r.)

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