la spaccatura con il polo civico in consiglio comunale 

Il caso Teateservizi in aula, maggioranza ancora divisa

CHIETI. Teateservizi divide ancora la maggioranza di centrosinistra e liste civiche che amministra Chieti. Anzi, ne unisce la parte più consistente all’opposizione. All’ultimo consiglio comunale,...

CHIETI. Teateservizi divide ancora la maggioranza di centrosinistra e liste civiche che amministra Chieti. Anzi, ne unisce la parte più consistente all’opposizione. All’ultimo consiglio comunale, quello di lunedì scorso, una mozione sulla società pubblica fallita è passata con il foto favorevole non solo di parte della maggioranza che sostiene il sindaco Diego Ferrara, ma con il sì anche della minoranza, di fronte al voto contrario del polo civico che in giunta è rappresentato dal vicesindaco Paolo De Cesare e dall’assessore Manuel Pantalone. La mozione, proposta dai consiglieri di “Liberi a sinistra” Silvio Di Primio. Valentina De Luca ed Edoardo Raimondi, impegna la giunta a presentare con la massima urgenza al consiglio comunale una proposta di deliberazione con l’individuazione delle modalità di gestione del servizio di riscossione tributi. Per i tre «bisogna arrivare al più presto all’unica decisione possibile da portare in consiglio anche per evitare le squallide mistificazioni che parte dell’opposizione, compartecipe del fallimento di Teateservizi».
Il documento, davanti a una delegazione di lavoratori della società fallita presente in aula, è passato con 23 voti favorevoli e 5 contrari. Quelli, appunto, del polo civico che in municipio è raccolto nelle liste “Chi ama Chieti” e “Chieti c’è”. «La mozione riguardante le scelte da prendere sulla Teateservizi», annota Enzo Ginefra (“Chieti c’è”), «ha dell’incredibile. Come infatti riportato nelle premesse, appare chiara la posizione che deve assumere l’ente in questa fase, nella quale le “scelte” del Comune sono strettamente legate sia al tribunale civile di Chieti che del curatore, di fatto non si può fare altro che attendere». «Nelle considerazioni prodotte nella mozione», aggiunge Silvia Di Pasquale (“Chi ama Chieti”), «appaiono strumentalizzate le affermazioni di inerzia visto che laddove si poteva intervenire, vedasi i parcheggi, dove in stretta e legata collaborazione con il tribunale si è provveduto a riaffidare nel rispetto delle normative vigenti ed esigenze riscontrate». Ma soprattutto, per i due consiglieri, «ciò che appare più imbarazzante, è che a formulare questo punto all’ordine del giorno sia stato il consigliere (Raimondi, ndr) che meglio e più di tutti potrebbe incidere in questa amministrazione poiché è anche presidente della commissione bilancio».
E sulla questione interviene dalla minoranza Maurizio Costa (Forza Chieti), che parla di «rischio di finire per la seconda volta in dissesto», perché «dal 22 febbraio, giorno della sentenza di fallimento di Teateservizi, il Comune non si è ancora impegnato a riorganizzare il settore della riscossione dei tributi» per «garantire le entrate relative ai servizi resi per svolgere le attività finalizzate a tenere la città pulita e a tutelare al massimo la viabilità. Purtroppo dagli uffici comunali arriva solo fumo e niente arrosto: finora non è stata espletata nessuna gara per affidare il servizio e renderlo attivo per fronteggiare la grave situazione di cassa del Comune».
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