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Il Comitato dei sindaci boccia il consuntivo 2012

LANCIANO. No al taglio delle sette postazione di guardia medica nel Frentano e nel Vastese senza prima attivare le postazioni del 118 e la medicina sul territorio. No al bilancio consuntivo 2012...

LANCIANO. No al taglio delle sette postazione di guardia medica nel Frentano e nel Vastese senza prima attivare le postazioni del 118 e la medicina sul territorio. No al bilancio consuntivo 2012 fatto di ombre e di debiti e richiesta degli atti e documenti relativi all’ispezione fatta dal servizio interno Asl per quanto riguarda il caso delle sospensioni e del numero eccessivo di Adi scoppiato a Lanciano. Sono i temi affrontati dal comitato ristretto dei sindaci Asl riunito mercoledì a Chieti.

I sindaci nella riunione che era saltata giorni fa, hanno ribadito al manager Asl, Francesco Zavattaro, le proprie posizioni di contrarietà sui problemi relativi alla cancellazione delle guardie mediche, sul bilancio consuntivo e sull’Adi. «Abbiamo ribadito il no al taglio delle guardie mediche di San Vito, Quadri e Palena nel Frentano e di Scerni, Cupello, Celenza e Carunchio nel Vastese», spiega il presidente del comitato, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, «perché il piano regionale di riordino della continuità assistenziale non tiene conto delle drammatiche condizioni in cui vivono le realtà montane che non hanno più presidi medici sul territorio. Se aggiungiamo poi che i servizi territoriali mancano, che non sono stati attivati gli ospedali di continuità nei presidi soppressi di Casoli e Gissi, o meglio a Gissi è stato parzialmente attivato, togliere anche le guardie mediche significa lasciare senza assistenza in particolare i comuni montani».

I sindaci hanno puntato a evitare i tagli decisi dal commissario Chiodi o quanto meno a rinviarli, almeno fino a quando non sarà attivata la medicina territoriale. Non solo: i primi cittadini Luciano Lapenna (Vasto), Sergio De Luca (Casoli), Antonio Colonna (Carpineto Sinello) e Fausto Stante (Fossacesia) hanno anche visionato ed espresso parere negativo sul bilancio consuntivo 2012 dell’azienda sanitaria. «Abbiamo votato contro», riprende Lapenna, «perché ci sono troppe ombre. Come le perdite, che ammontano a 9 milioni di euro, nonostante le cifre non siano chiare, ma ci siano conti lacunosi con aggiustamenti contabili. Dati che, comunque, nonostante i ritocchi, dimostrano che non c’è il tanto osannato risanamento».

Infine il caso Adi. La questione è stata di nuovo affrontata dai sindaci che hanno chiesto alla Asl i documenti relativi ai casi sospesi a Lanciano, circa 780. «La Asl ha detto che dopo il 15 ottobre», sottolinea Lapenna, «avremmo una relazione perché finirà l’attività del servizio di Valutazione appropriatezza delle prestazioni sanitarie che stava analizzando anche le procedure di apertura e chiusura delle Adi». (t.d.r.)

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