Il Genio civile a Megalò: l’argine va potenziato

L’ordinanza intima alla Sirec l’avvio dei cantieri entro trenta giorni. Richiesto un piano di sgombero per fronteggiare l’emergenza esondazione

CHIETI. Entro 30 giorni la proprietà del centro commerciale Megalò dovrà aprire i cantieri per potenziare l’argine fluviale a protezione dell’intera area .

In tempi ancora più brevi, poco meno di una settimana, sempre la Sirec srl dovrà provvedere a un piano di emergenza idraulica per un tempestivo servizio di allertamento rispetto a nuovi possibili nubifragi.

L’ordinanza del Genio civile, firmata il 12 dicembre, arriva dopo la riunione tenuta in prefettura, alla presenza del sindaco di Chieti Umberto Di Primio, dell’Autorià di Bacino

Vertice convocato in tutta fretta dopo il nubifragio che ha fatto straripare il fiume Pescara e allagare gran parte dei terreni che lambiscono i confini con il centro commerciale Megalò. La decisione del Genio civile è stata presa alla luce delle risultanze del recente studio commissionato dall’Autorità di Bacino che ha evidenziato «presunte carenze della struttura arginale nei confronti degli eventi alluvionali più critici e nelle more dell’invio da parte dell’Autorità di bacino al Genio civile di tutti i dati dimensionali inerenti ai caratteri geometrici, morfologici e cinematici in corrispondenza di tali eventi di piena»,

L’ordinanza emessa dal Genio civile intima dunque alla Sirecc di sottoscrivere entro cinque giorni (dal ricevimento della missiva) un apposito accordo col Centro funzionale della Regione Abruzzo, per un tempestivo servizio di allertamento «rispetto» si legge nel documento «a possibili previsione di scenari ed evoluzioni sfavorevoli delle condizioni idro-pluvio-meteorologiche che prefigurino superamenti dei deflussi uguali o superiori a quelli registrati nel recente evento di piena del 2 dicembre scorso e, quindi, permettere in tempo utile l’interdizione all’intera area commerciale».

Una ulteriore misura posta dall’ordinanza a carico della ditta consiste nel predisporre un apposito piano di emergenza idraulica, da sottoporre preliminarmente all’approvazione della stessa Autorità di Bacino e del Servizio prevenzione rischi della Protezione civile, «che dovrà comprendere un piano di evacuazione collettiva dell’intera area, compatibile e correlato, nelle relative fasi e tempi di attivazione, ad un idoneo sistema di monitoraggio e preallarme idrologico ed idraulico per possibili eventi di piena».

«Tutto questo in quanto l’esondazione nel corso nel 2 dicembre» ha spiegato Emidio Primavera, ingegnere capo del Genio civile regionale «rappresenta un utile riferimento, sia sotto il profilo idrologico che ai fini della sicurezza idraulica, in quanto avendo lambito i piazzali dell’area Megalò sono da tenere in debita considerazione nel piano di emergenza idraulica imposto con l’ordinanza appena emessa» .Tra le opere imposte è previsto l’allungamento dell’argine sul lato nord-est, con la presentazione «di un apposito studio propedeutico tecnico-funzionale delle condizioni di sicurezza (idrologico-idraulico-geotecnico-strutturale) e di aggiornamento tecnico-normativo delle elaborazioni progettuali originarie».

A carico della proprietà sarà anche una ulteriore verifica tecnico-funzionale dell’argine esistente con il successivo adeguamento richiesto.

Opere necessarie secondo i tecnici del Genio civile a protezione non solo del Megalò 1, ma anche degli altri due «gemelli» (2 e 3) la cui realizzazione è una partita ancora tutta da decidere.

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