Il naturismo divide il Pdl

Argirò dice sì. Tagliente: «L’Abruzzo ha ben altri problemi»

VASTO. L’Anab, Associazione naturista abruzzese esulta: presto anche in Abruzzo alcune spiagge potrebbero essere destinate al turismo naturista. In Consiglio regionale è stata infatti depositato il progetto di legge per la valorizzazione del turismo naturista. Fra gli otto firmatari di diversa connotazione politica c’è anche il consigliere regionale Nicola Argirò (Pdl). Ma non tutti i rappresentanti del centrodestra vastese all’Emiciclo hanno accolto favorevolmente l’iniziativa. Decisamente polemico il consigliere regionale Giuseppe Tagliente (Pdl). «Siamo alla frutta? No, siamo letteralmente in mutande», scrive in una nota Tagliente che subito dopo precisa. «Non che ci sia qualcosa di male nel perorare la causa di chi ama il naturismo, ma con tanti problemi che ha il nostro Abruzzo: sanità, trasporti, industrie, disoccupazione, infrastrutture, dovevano occuparci proprio della pratica del nudismo? Ai firmatari della proposta che definiscono il naturismo “un fenomeno sociale che merita attenzione e va disciplinato” suggerisco di volgere lo sguardo altrove e considerare che gli abruzzesi hanno ben altri problemi», dichiara Tagliente.

I firmatari della proposta rispondono a Tagliente con i numeri: un milione di sostenitori del naturismo va all’estero per disporre di adeguate strutture. Il giro d’affari è notevole. Il naturismo potrebbe dare una mano al turismo abruzzese e risanare le casse di un settore in sofferenza, individuando nuove nicchie occupazionali. (p.c.)

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