Il patrimonio comunale ha 200 edifici e 237 terreni

Ultimato il censimento dei beni pubblici usando i tecnici del settore patrimonio Intanto altri 13 immobili diventano dell’ente: pinete, ex poligono ed ex caserma

VASTO. Quasi 200 unità immobiliari e 237 particelle per terreni di proprietà. Il Comune avvia un processo di rilevazione del patrimonio, censendo i propri beni. Dovendo adempiere all’obbligo di comunicare al Dipartimento del Tesoro gli elenchi degli immobili di proprietà dell’ente, gli uffici hanno inventariato i beni, compilando per ognuno di loro una scheda dove vengono identificati i dati anagrafici, i riferimenti catastali, l’utilizzo e le caratteristiche.

«Abbiamo messo ordine e avviato un percorso di trasparenza sulla gestione del demanio patrimoniale e sulle procedure di assegnazione dello stesso», sottolinea il sindaco Luciano Lapenna, «i miglioramenti effettuati e quelli futuri sono e saranno legati a strategie di valorizzazione di alcuni immobili comunali, alla revisione dei criteri di determinazione dei canoni, a un piano di recupero delle morosità e dei crediti pregressi e all’introduzione di un sistema informatico per l’inventario del patrimonio dell’ente. Il lavoro d’inventario e censimento dei beni immobili comunali è stato interamente realizzato con risorse interne alla pubblica amministrazione con notevole risparmio per le casse comunali», conclude il primo cittadino che ringrazia il ragionier Michele Bevilacqua, funzionario responsabile del servizio patrimonio e catasto e l’assessore Nicola Tiberio.

E sempre in tema di beni immobili demaniali è stato firmato lunedì scorso, a Pescara, presso la Direzione generale dell’Agenzia del demanio Abruzzo e Molise, il definitivo atto di trasferimento e di consegna di diversi beni immobili demaniali al patrimonio del Comune di Vasto. Il sindaco Lapenna e il responsabile dell’Agenzia del demanio, Doriano Donatangelo, hanno siglato il trasferimento di tredici beni immobili, tra terreni e fabbricati, tra cui spiccano le pinete di Vasto marina, piazza Rodi, via Zara, l’ex poligono di tiro e la ex caserma militare di San Antonio Abate in località Colle delle Mandorle, al confine con Cupello. Per quanto riguarda quest’ultimo immobile, oggi in completo abbandono, l’amministrazione comunale non ha mai chiarito quale destinazione dare alla struttura acquisita a tutti gli effetti al patrimonio comunale. A suo tempo vennero formulate diverse ipotesi, come la costruzione del nuovo cimitero (che l’attuale piano regolatore ha previsto all’Incoronata, di fronte ad Aqualand), un parco urbano attrezzato o la caserma dei carabinieri.

Anna Bontempo

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