Il patto con Canning: «Amicizia e scambi tra le due comunità»

Gemellaggio tra la comunità abruzzese e quella della città dell'Australia occidentale

CASOLI. Casoli e Canning sono gemellate. Con una solenne cerimonia nella suggestiva cornice del castello, i sindaci Sergio De Luca e Joe Delle Donne hanno firmato il patto di gemellaggio tra la comunità abruzzese e quella della città dell'Australia occidentale. Una fratellanza che nasce dalle comuni radici. A Canning vivono 90 famiglie casolane; il sindaco è originario di Fresagrandinaria.

Il gemellaggio formalizza un processo di rapporti tra Casoli e Canning avviato nel 2007 sotto il profilo istituzionale, turistico, economico, culturale e sociale e testimonia la volontà di progetti e collaborazioni condivisi fra le due città. «Sono orgoglioso di firmare questo gemellaggio, al quale siamo giunti in tre anni», ha detto emozionato il sindaco di Casoli, Sergio De Luca. «Ci fa riscoprire le nostre radici e la comunanza di valori, rafforza i legami esistenti e ci spinge a nuovi e proficui rapporti in vari campi», ha proseguito.  «E' il nostro primo gemellaggio, ma molto sentito», ha spiegato il sindaco di Canning, Joe Delle Donne. «A Canning vive una vasta comunità di casolani e abruzzesi. Ci impegneremo a fortificare questa fratellanza che nasce oggi e a far crescere le due comunità», ha aggiunto. 

Delle Donne guida una delegazione con due consiglieri, il direttore generale dell'ente, il responsabile dell'uffico del sindaco e 14 emigrati casolani. Resteranno a Casoli fino a Ferragosto e saranno impegnati in un tour che toccherà l'Abruzzo e Roma, ma anche nella visita a varie realtà economiche.  Folta la platea della festa. Ma la giornata è stata anche l'occasione dei ricordi e delle impressioni degli emigrati. «Ho 72 anni e sono in Australia dal 1953, ma ogni volta che torno è un tuffo al cuore.

Casoli è cambiata e cambia di continuo», dice Sante Bianco. «Questo gemellaggio ci fa felici e deve essere occasione di scambi forti». «Sono emigrato nel 1958, a 14 anni, coi miei genitori, ma quando vengo a Casoli la nostalgia e i ricordi si riaccendono. Il patto fra le nostre città deve legarci in profonda amicizia e deve coinvolgere anche le nuove generazioni», aggiunge Pietro Tilli.

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