Il polo civico richiama gli alleati: «Basta divisioni su Teateservizi» 

Lunedì consiglio comunale chiesto dall’opposizione per discutere sulla società pubblica fallita Ginefra: «Momento delicato, evitiamo polemiche mentre la minoranza prende in giro i cittadini»

CHIETI. Torna in consiglio comunale l’annosa questione di Teateservizi, la società pubblica fallita che tanto ha animato in questi mesi il dibattito politico cittadino, senza lesinare crepe più o meno evidenti nella maggioranza del sindaco Diego Ferrara. L’ultima appena qualche giorno fa quando, sulla mozione presentata da Edoardo Raimondi (Liberi a sinistra), ai voti di parte della maggioranza si sono uniti quelli dell’opposizione compatta, mentre una parte della stessa maggioranza, ovvero il polo civico, ha detto no al documento proposto da Raimondi, tra l’altro presidente della commissione finanze. Una spaccatura che non è piaciuta al polo civico, rappresentato in giunta dal vicesindaco Paolo De Cesare e dall’assessore Manuel Pantalone. E per questo la formazione politica torna a chiedere meno iniziative strumentali e più compattezza. A farlo è Enzo Ginefra, eletto in municipio con la lista civica “Chieti c’è” che, insieme a “Chi ama Chieti”, compone il polo civico.
«Nessuno in questa fase può arrogarsi il diritto di chiedere velocizzazioni di procedure che sono imbrigliate nell’iter del fallimento», dice Ginefra, «l’opposizione fa politica ideologica, ma la maggioranza deve fare politica amministrativa». Un invito a badare pragmaticamente al sodo, quindi, limitando al minimo, se non azzerando, le polemiche. O addirittura prestando il fianco alla minoranza come, secondo il polo civico, sarebbe avvenuto con la mozione di lunedì scorso. «Di fatto lunedì prossimo facciamo un consiglio straordinario sul fallimento di Teateservizi e sul dissesto finanziario, che è stato causato da un centrodestra rappresentato in aula da chi, quando governava, per tre anni non ha presentato bilancio né controllo analogo. Poteva salvarsi Teateservizi? Questa amministrazione ha cercato di controbilanciare, anche con tentativi disperati del liquidatore che voleva salvare il salvabile. È inutile che ora chiedano ad altri quello che avrebbero dovuto chiedere a loro stessi: è quasi un affronto alla città. Guardino piuttosto a quanto sta succedendo a Guardiagrele, dove l’ex sindaco è stato chiamato dalla Corte dei conti a rispondere del dissesto del municipio».
Nel consiglio straordinario del 29 aprile, l’opposizione chiede a sindaco e giunta di relazionare sulle procedure per garantire le entrate tributarie, visto che il servizio di riscossione che veniva gestito da Teateservizi è al momento bloccato (gestione dei parcheggi e servizi cimiteriale sono stati invece reinternalizzati). «La gara la stiamo preparando, sono strumenti normativi complessi», assicura Ginefra, «come si faccia a chiedere al sindaco di accelerare in un momento così delicato è incomprensibile», aggiunge riferendosi alla mozione di lunedì scorso, e definendo «strumentale votarla con l’opposizione». E aggiunge: «Il consiglio di lunedì sarà un’altra presa in giro ai cittadini. Stiamo risolvendo i problemi, ma non perché lo chiede la minoranza: perché lo chiede la città». Per questo è il momento di abbassare i toni e ricompattare la maggioranza in un momento delicato. Di qui «l’appello alle forze politiche affinché ognuno faccia la sua parte: chi deve fare mea culpa lo faccia; altri piuttosto solidarizzino e sostengano il sindaco e la giunta».
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