Il prefetto conferma i tagli alla polizia

Chiudono Polstrada e Polfer. Appello di Comune e Provincia ai parlamentari: «La questura si trasferisca a Vasto»

VASTO. La città chiede aiuto e uomini per difendersi dalla criminalità organizzata. La risposta dello Stato è umiliante: non solo non saranno mandati rinforzi, ma verranno ridotti anche gli organici di polizia. Lo Stato arretra e lascia nudo il territorio. La conferma arrivata ieri mattina al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha fatto infuriare amministratori e politici. Il progetto di razionalizzazione delle forze dell’ordine ha provocato la reazione sdegnata del sindaco Luciano Lapenna, del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, ma anche dell’assessore provinciale Antonio Tavani. Unanime la decisione di invocare l’intervento dei parlamentari del territorio per evitare l’ennesimo gravissimo danno al Vastese. «Se è proprio il caso di ridurre i presidi in Abruzzo, allora spostiamo la questura a Vasto evitando il doppione Chieti-Pescara», è stato il suggerimento provocatorio del presidente del consiglio comunale Forte.

La fragilità del territorio e le infiltrazioni. Estorsioni, rapine, fiumi di droga che attraversano la regione arrivando dall’Albania e dai Balcani, incendi dolosi e tentati omicidi. Attacchi e tentativi quotidiani di infiltrazioni malavitose nel territorio. Figure inquietanti che spesso vengono individuate e arrestate. È l’inquietante resoconto della situazione nel Vastese fatto dalla Dda dell’Aquila al termine dell’operazione Adriatico e prima ancora dalla Procura di Vasto nel corso delle operazioni Tramonto, Histonium 1 e Histonium 2. Attacchi della criminalità che fino ad oggi, anche se con pochissimi militari a disposizione, polizia e carabinieri sono riusciti a respingere. Qualche settimana fa è arrivata la doccia fredda: lo Stato ha deciso di chiudere l’ufficio della polizia stradale e della Polfer di Vasto. Alla reazione indignata della città sono arrivate rassicurazioni da parte di molti politici. Ieri una nuova legnata.

Riunione prefettura e reazioni. Nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza, il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, ha confermato i tagli decisi autonomamente dagli organismi legislativi centrali «Ho rappresentato la preoccupazione del territorio e l’importanza strategica di proteggere il Vastese», dice l’assessore provinciale Antonio Tavani. «Il prefetto ha raccolto il contributo dei presenti assumendo l’impegno di rappresentare le esigenze del Vastese al governo». Grande la preoccupazione del sindaco Luciano Lapenna. «Con la chiusura di Polfer e Polstrada verrebbero meno due fondamentali e imprescindibili presidi di legalità in un territorio che invece ha bisogno di maggiori forze dell'ordine. Lavorerò in tutte le sedi», annuncia Lapenna, «affinchè il progetto di razionalizzazione venga rivisto». Duro l'intervento del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte. «Questa parte del territorio considerata l’Africa d’Abruzzo paga lo scotto di avere la sede provinciale teatina distante 75 chilometri. Da quelle parti, vista la vicinanza di Pescara, abbondano istituzioni, presidi di polizia e militari. A Vasto si arriva a pensare di fronteggiare la malavita campana e pugliese eliminando nuclei operativi che meriterebbero di essere rafforzati con uomini e mezzi. È assurdo», scrive Forte annunciando un provvedimento lunedì in consiglio comunale.

Paola Calvano

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