Il prefetto sollecita le telecamere

Vertice sulla criminalità: sotto controllo 63 punti sensibili della città

VASTO. Sicurezza: il prefetto Vincenzo Greco sollecita la videosorveglianza a Vasto. «Le pratiche per l’attivazione delle telecamere in città vanno velocizzate». A margine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, il prefetto ha invitato il Comune ad accelerare l’iter per l’installazione di un sistema di telecamere che osservi i punti sensibili della città.
Carabinieri, polizia e vigili urbani hanno aumentato da inizio anno la vigilanza e i servizi di prevenzione mettendo a punto un piano tecnico di controllo dell’area urbana. La risposta alle rinnovate richieste di maggiore sicurezza avanzate dai cittadini e dai commercianti va tuttavia completata con l’attivazione della videosorveglianza.

La prefettura chiede un colpo di acceleratore. «I tempi saranno celeri», promette il vice sindaco Vincenzo Sputore (Pd). «Entro fine mese il consiglio comunale approverà il bilancio di previsione 2010. Fissata la somma da utilizzare quest’anno per la videosorveglianza (i 200mila euro previsti nel 2009 non sono stati utilizzati e per il 2010 ce ne sono altrettanti, ndc), il progetto entrerà nella fase operativa», afferma il vice sindaco con delega alla polizia municipale. Il che, trodotto in burocratese, significa che occorre attendere ancora qualche mese prima che l’occhio del “Grande Fratello” possa apririsi sulla città.

Solo dopo l’approvazione del bilancio, infatti, il Comune potrà predisporre il capitolato d’appalto e chiedere un mutuo alla Cassa depositi e prestiti. Il passaggio successivo sarà l’avvio dell’iter per l’affidamento in gestione del servizio di telecamere e la manutenzione degli impianti.
Il sindaco, Luciano Lapenna, assicura che farà il possibile per accelerare la procedura. Da parte sua la polizia municipale, coordinata dal comandante Ernesto Grippo, sta già predisponendo il relativo regolamento comunale. «Il prefetto tocca un nervo scoperto», dice il consigliere comunale del Pdl, Guido Giangiacomo. «Le promesse non bastano. Il Comune deve decidersi a concretizzare quanto ha promesso più di un anno fa», afferma il rappresentate dell’opposizione amministrativa.

Il progetto di telesorveglianza è pronto dall’estate 2009 e prevede la sistemazione di 63 telecamere in altrettanti punti della città. Attraverso tecnologie di ultima generazione (impianti fissi, panoramici e zoom) nell’obiettivo del “Grande fratello” finiranno strade a scorrimento veloce, ingressi della città, parchi pubblici, scuole quartieri periferici, centro storico, uffici pubblici, edifici scolastici istituti bancari e postali, attività commerciali.