Il rimpasto in giunta crea altre lacerazioni

Il sindaco rinvia di 48 ore l’assegnazione delle deleghe. D’Alessandro: «Vasto è in declino»

VASTO. Il conto consuntivo 2012 è stato approvato, ma la crisi amministrativa non è rientrata. Il giorno dopo il consiglio comunale, la città si interroga sulla tenuta della maggioranza di centrosinistra dopo l’astensione di Gino Marcello (Giustizia sociale) sul documento contabile e l’uscita dall’aula di Domenico Molino (Pd).

Il rimpasto di giunta con l’ingresso del socialista Luigi Masciulli ha permesso al primo cittadino di incassare i voti favorevoli del Psi sul bilancio, ma ha creato profonde crepe nella coalizione facendo perdere altri pezzi. Nei prossimi giorni sapremo se la dura reprimenda di Marcello (che durante il suo intervento ha rivolto pesanti critiche a Lapenna, tirando in ballo la “vastesità”) avrà conseguenze sull’assetto della giunta.

Qualcuno ventila la revoca dell’incarico all’assessore Mario Olivieri, esponente della lista civica, come il prezzo che Gs dovrà pagare per i suoi distinguo. Insomma, l’aver accontentato il Psi che senza Masciulli conta oggi due consiglieri: Corrado Sabatini e Gabriele Barisano, ha finito con lo scontentare altre componenti. Senza dimenticare che la città, come hanno sottolineato i rappresentanti della minoranza durante i loro interventi, assiste impotente a rimpasti e balletti di deleghe ma senza vedere soluzioni ai tanti problemi sul tappeto.

A proposito di deleghe bisognerà attendere ancora qualche giorno per conoscere i nuovi incarichi. La conferenza stampa in programma ieri è stata rinviata a giovedì. Il sindaco è dovuto partire alla volta di Roma per ritirare la Bandiera blu Fee assegnata anche quest’anno alla località costiera. Nelle prossime ore tirerà le somme e deciderà come ripartire le deleghe e quali assegnare a Masciulli che è stato sostituito in aula dalla prima dei non eletti di Giustizia sociale, Giovanna Paolino, la quale, però, ancora non ha comunicato a quale gruppo aderirà.

Intanto le fibrillazioni nella maggioranza tengono banco tra i consiglieri d’opposizione. Per Davide D’Alessandro (ex Fli, oggi indipendente), «l’astensione di Marcello e l’uscita dall’aula di Molino rilanciano e acuiscono la crisi. Non siamo preoccupati dei mal di pancia nella maggioranza, ma dei mal di pancia nella cittadinanza. Non fa solo rima. Fa problema, il vero problema. Se all’interno delle istituzioni c’è sconnessione politica e fuori arde la disgregazione sociale, dal combinato disposto di questo binomio il declino di Vasto potrebbe divenire irreversibile».

Anna Bontempo

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