Il segretario Pd detta l’agenda al sindaco

Tensioni nel partito, Del Casale a Lapenna: entro un mese voglio il piano del centro storico approvato

VASTO. «Un mese di tempo per il varo del piano di recupero del centro storico».

Più che un pungolo è un vero e proprio ultimatum quello lanciato dal segretario del Pd, Antonio Del Casale, che detta l’agenda all’amministrazione comunale del sindaco Luciano Lapenna. L’invito ad accelerare su quelle tematiche che stagnano da tempo fa il paio con l’esigenza, rappresentata nelle scorse settimane, di dover «imprimere un cambio di rotta» e su cui concorda un’ampia fetta di partito, scontenta per i tempi troppo lunghi che accompagnano il varo di importanti provvedimenti.

«Il piano di recupero del centro storico era il primo punto del programma dell’amministrazione comunale», ricorda il segretario, «gli ultimi spunti offerti dalla conferenza stampa di fine anno del sindaco ripropongono una serie di interrogativi. Ci si chiede, in particolare, quando si passerà ai fatti, quali sono gli ostacoli e come superarli. Il Pd, forza di maggioranza, con la sua azione vuole imprimere il ritmo, individuando un tempo ragionevole alle impellenti richieste che salgono dalla città. Nessun interesse a sterili polemiche o a fantomatici ed immediati rimpasti», sgombera il campo Del Casale, «ma fatti in risposta ad una economia stagnante e ad una edilizia ferma».

Per il giovane coordinatore cittadino «fare è la parola chiave, fare con coerenza ai principi di recupero di volumetrie esistenti e del conseguente ritorno degli abitanti del centro storico nel rispetto delle regole ma con una visione dinamica. La burocrazia stagnante è il nemico da combattere, lo scoglio da rimuovere. È indispensabile una trasformazione dell’azione della pubblica amministrazione, da palude a volano di sviluppo per la città: le risposte vanno date in tempi ragionevoli, il Pd per questo argomento reputa un mese il tempo ragionevole per delle risposte convincenti».

Fin qui il comunicato del segretario che da qualche mese sta puntando i piedi.

Era stato proprio Del Casale, all’indomani delle primarie, che anche a Vasto hanno visto stravincere Matteo Renzi, a sottolineare la necessità di imprimere un vigoroso cambio di rotta all’azione amministrativa, valutando l’operato della giunta.

Da allora è sceso il gelo tra il giovane coordinatore cittadino e il sindaco Lapenna che, sempre nella conferenza stampa di fine anno, ha escluso una verifica di maggioranza promuovendo a pieni voti gli assessori, che, a detta del primo cittadino, «hanno maturato esperienza e sanno fare bene il loro lavoro».

«Non ho mai chiesto il rimpasto: il problema dello stallo amministrativo non si risolve cambiando questo o quell’assessore», puntualizza Del Casale, «chiedo solo che vengano rispettati gli impegni presi con l’elettorato. L’elenco è lungo. Ho deciso di iniziare con il piano di recupero del centro storico, ma nei prossimi giorni ricorderò altre importanti scadenze per le quali a suo tempo venne anche stilato il cronoprogramma puntualmente disatteso».

Sulla stessa lunghezza d’onda sono anche altri esponenti del Pd, partito in cui continuano ad esserci divisioni, tensioni e forti personalismi. (a.b.)

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