Il sindaco aggredito e minacciato in municipio

Insulti a Lapenna davanti alla sua stanza da parte di un uomo sui 40 anni che chiedeva soldi per pagare le bollette. Indagini dei carabinieri

VASTO. Insulti e minacce. Sono dovuti intervenire i dipendenti comunali, ieri mattina, in municipio, per difendere il sindaco Luciano Lapenna aggredito da un uomo di circa 40 anni che chiedeva un sussidio economico e i soldi per pagare le bollette.

Il primo cittadino è stato aggredito davanti alla sua stanza. Il disoccupato, che pare abbia chiesto altre volte aiuto al Comune, secondo alcuni testimoni avrebbe anche provato a colpire il sindaco.

Non è certo la prima volta che un cittadino dà in escandescenze in municipio. Nel 2009 un disoccupato vastese colpì ripetutamente con un ombrello l’assessore Marco Marra (che all’epoca aveva la delega alle politiche sociali) procurandogli una tumefazione al braccio destro. Prima ancora un altro quarantenne con un bastone distrusse un vaso nell’anticamera del sindaco.

Gli amministratori sono esasperati. «Nulla giustifica la violenza», hanno dichiarato ieri alcuni consiglieri comunali, esprimendo solidarietà al primo cittadino. La vicenda è ora nelle mani dei carabinieri che stanno cercando di identificare l’uomo.

È accaduto tutto in una manciata di minuti. Lapenna pare stesse uscendo dal suo ufficio per raggiungere la Provincia. L’uomo, che aveva appena chiesto dei soldi a un dirigente comunale, gli si è avvicinato sollecitando un aiuto economico. Non contento della risposta del sindaco, ha iniziato ad insultarlo. Dagli insulti è passato alle minacce. I dipendenti comunali hanno cercato di farlo ragionare. Il disoccupato, al contrario, con un balzo in avanti ha cercato di aggredire il primo cittadino. Non ci è riuscito.

I dipendenti comunali hanno protetto Lapenna facendo da scudo al primo cittadino. Subito dopo sono intervenuti gli agenti della polizia municipale e i carabinieri. Poco dopo la situazione è tornata alla normalità.

L’episodio tuttavia ha creato non poco disappunto e preoccupazione in municipio. «Sempre più spesso siamo costretti a difenderci. Non è la prima volta che qualcuno pensa di ottenere con la violenza quello che vuole», dichiarano alcuni dipendenti spaventati.

Questa volta al quarantenne non basteranno le scuse per evitare la denuncia. «Se non fossero intervenuti gli uscieri, Lapenna sarebbe finito in ospedale e non è giusto», conferma un testimone. (p.c.)

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