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Il tutore degli anti-autovelox denunciato da un vigile

VASTO. Questa volta davanti ai giudici c’è finito lui, Antonio Turdò, il paladino degli automobilisti del Vastese. L'uomo che ha scatenato la guerra contro gli autovelox riuscendo a trascinare in...

VASTO. Questa volta davanti ai giudici c’è finito lui, Antonio Turdò, il paladino degli automobilisti del Vastese. L'uomo che ha scatenato la guerra contro gli autovelox riuscendo a trascinare in tribunale quindici persone, tra sindaci, tecnici e vigili urbani, è stato denunciato per diffamazione da un vigile urbano, Antonio Profeta, comandante della polizia municipale di Cupello.

Ieri Turdò, è comparso in aula accompagnato dai suoi legali, Pasquale Lollino e Isabella Mugoni. L’accusato ha affrontato il giudizio a testa alta. «Avevo messo in conto anche questo. Ma non sarà una querela a fermare la mia battaglia contro i misuratori di velocità», ha dichiarato il presidente dell'associazione Protrignina.

Turdò è finito nei guai per avere indicato la presenza sulla Trignina vicino a un misuratore di velocità di Antonio Profeta. Il vigile il giorno indicato da Turdò era altrove. «Abbiamo presentato foto che dimostrano che in altre occasioni è accaduto ciò che Turdò ha dichiarato», afferma l’avvocato Mugoni.

L’udienza è stata aggiornata al 12 maggio per ascoltare diversi testimoni. (p.c.)

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