Imprenditore muore nello schianto sull'A24, due città in lutto 

Vasto e San Salvo piangono Fabrizio Belfiglio. Il 42enne era diretto a una fiera al nord: furgone distrutto sotto un camion

VASTO. Dolore e incredulità a Vasto e San Salvo. Le due città sono unite dal cordoglio per Fabrizio Belfiglio. L’imprenditore di 42 anni, titolare della Ashuafar Belfiglio (azienda che realizza terrari), è morto giovedì sera nello schianto contro un camion sull’autostrada A14, tra i caselli di Val di Sangro e Lanciano. Oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa della Madonna del Sabato Santo, a Vasto, vengono celebrati i funerali.
Belfiglio domani avrebbe dovuto essere a Verona per partecipare a una fiera espositiva. Lo stand resterà vuoto. Il suo viaggio si è concluso a Fossacesia. Per cause al vaglio degli agenti della Polstrada di Vasto Sud, pochi minuti prima delle 22,30 il furgone Nissan guidato da Belfiglio ha tamponato un mezzo pesante. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Lanciano e l’ambulanza del 118 inviata dall’ospedale di Atessa. L’imprenditore si è schiantato contro la parte posteriore del mezzo pesante che lo precedeva. Il tratto di autostrada in cui è avvenuto l’incidente è in salita. Il tamponamento è stato violento e non ha lasciato scampo a Belfiglio. Metà furgone si è infilata nella parte posteriore del camion.

È stato il conducente dell’autoarticolato, avvertito l’urto, ad arrestare la corsa del suo veicolo e a chiedere l’intervento dei soccorritori. Per il 42enne di Vasto, residente a San Salvo, sposato e padre di un bambino di 6 anni, non c’è stato nulla da fare. La salma, dopo gli accertamenti di rito, ieri mattina è stata riconsegnata alla famiglia. La camera ardente è stata allestita all’obitorio del cimitero di Fossacesia. Per tutto il giorno amici, parenti, clienti e semplici conoscenti hanno reso omaggio al feretro e cercato di consolare la moglie dell’uomo. A raccontare chi era Belfiglio è uno dei tanti commenti di cordoglio apparsi su Facebook. «Hai vissuto sempre di corsa fra un’autostrada e un’altra e sei andato via di corsa, troppo in fretta», scrive Gessica. Diplomato all’Itis Mattei di Vasto, Fabrizio Belfiglio dal 1999 aveva iniziato a realizzare teche e terriere. Una passione che aveva conquistato presto una nutrita e variegata clientela. «Il lavoro era la sua vita. Il 2 settembre aveva partecipato ad una fiera e domenica (domani, ndc) ne avrebbe avuta un’altra. È morto lavorando», commenta un amico. Pare che Belfiglio avesse espresso il desiderio di essere cremato. Dopo i funerali è probabile che la salma venga trasferita a San Benedetto del Tronto per la cremazione.
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