In permesso dal lavoro trasportava la legna, operaio condannato a un anno

La decisione è stata presa dal tribunale di Lanciano. Il reato è truffa ai danni dello Stato e della Sevel

LANCIANO. Truffa ai danni dello Stato e della Sevel sui permessi delle legge 104. Per questo il tribunale di Lanciano ha condannato a un anno di reclusione e al risarcimento danni alle parti, in separata sede, un operaio di San Vito (Chieti), licenziato nel 2010. Era andato a tagliare legna invece di assistere una zia malata per la quale aveva ottenuto il permesso assistenziale.

Il 7 maggio 2010 l'uomo, Livio Bianco, 49 anni, era stato pedinato e fotografato, mentre trasportava il legname su un furgone, dagli investigatori privati ingaggiati dalla Sevel. In base alle accuse della procura, il lavoratore avrebbe così ottenuto il permesso retribuito senza prendersi cura della congiunta, con ingiusto profitto e pari danno per l'Inps e la stessa Sevel. Per i falsi permessi della legge 104 la Sevel ha già licenziato e denunciato un'altra decina di lavoratori nei confronti dei quali la stessa procura di Lanciano ha già chiuso le indagini chiedendo al gup analogo rinvio a giudizio per truffa aggravata dal fatto di aver commesso abuso di prestazione d'opera. In un solo caso invece il tribunale del Lavoro di Lanciano aveva reintegrato un operaio licenziato per gli stessi illeciti, sentenza annullata il mese scorso dalla Corte d'Appello.

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