Ingiunzione sospesa sui mutui usurari

Il giudice Spiniello blocca il recupero di 25 mila euro a un giovane ortonese chiesto da una banca

ORTONA. Arrivano anche a Ortona i primi provvedimenti salva-vittime dell’usura, dopo l’intervento del presidente onorario di Sos Utenti, Gennaro Baccile, sulla trasmissione le Iene per parlare dei mutui usurari.

Con ordinanza del 29 giugno scorso il presidente del tribunale di Chieti, Geremia Spiniello, ha sospeso la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo a carico di un giovane ortonese su richiesta di una banca per la somma complessiva di 24.694,89 euro.

Il giovane avvocato abruzzese, Andrea Florindi, ha immediatamente applicato i principi tecnici e giuridici illustrati dal servizio delle Iene scovando nel contratto fatto sottoscrivere all’ortonese la pattuizione usuraria con interessi di mora superiori al 26,85% a fronte del tasso soglia ex legge antiusura massima del 14,895%.

Il presidente Spiniello ha riscontrato gli estremi per la sospensione della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo esprimente richieste passibili di usurarietà e da sottoporre ad accertamenti giudiziari.

«Dal 2 giugno scorso», dicono alla Sos Utenti, «abbiamo avuto circa 2 milioni di contatti da tutta Italia con il sito internet www.sosutenti.net più volte messo a dura prova. Molti abruzzesi, trovando il numero verde 800 090327 sempre occupato si presentano sotto il cancello del call center di Ortona dell’associazione con i muti in mano per farseli controllare».

«In Abruzzo», riferisce Gennaro Baccile, «secondo i dati pubblicati dall’ultimo Bollettino economico della Banca d’Italia, ci sono mutui concessi dalle banche a tutto il 2012 per il settore costruzioni, pari a 18,8 miliardi di euro con interesse medio pari al 5,13%, comportante un flusso di ricavi per le banche pari ad 964 milioni di euro annui. Di questi, poco più della metà sono colpiti da pattuizioni con mora usuraria e dovrebbero essere resi alle vittime. Quindi circa 500 milioni di euro a ll’anno di interessi usurari tosati alle famiglie e imprese abruzzesi di costruzione immobiliare. L’economia abruzzese come quella di tutto il Paese», continua Baccile, «è vittima della’aridità creditizia causata dalla cattiva qualità dei banchieri e gli esempi non mancano. Lo sconforto», conclude Baccile, «è che chi denuncia si ritrova beffato anche da alcuni magistrati penali che con candore dichiarano di “non credere all’usura bancaria”. Per fortuna la suprema Corte di Cassazione la pensa diversamente: tutte le vittime abbiano coraggio e fiducia nel rivolgersi alla magistratura, perché, nella sua architettura costituzionale, è lì ad assicurare sempre la giustizia».

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