i tubi di montenero

«Inquinamento? La Fee sbaglia: è acqua mista a sabbia»

MONTENERO DI BISACCIA. «La Fee e l’associazione Ambiente, sport e cultura si sbagliano. A Montenero non c’è alcun inquinamento nè sversamento di liquami o acque nere in mare. La tubazione...

MONTENERO DI BISACCIA. «La Fee e l’associazione Ambiente, sport e cultura si sbagliano. A Montenero non c’è alcun inquinamento nè sversamento di liquami o acque nere in mare. La tubazione fotografata dai volontari sversa su un’area di spiaggia in concessione alla società del porto, Smm spa, esclusivamente acqua mista a sabbia». L’ingegnere Gianluca Sabato, della direzione portuale del porto turistico Marina Sveva, smentisce con determinazione quanto dichiarato dai volontari della Fee - il sodalizio che attribuisce le Bandiere blu ai Comuni - invitandoli ad essere più accorti e meno precipitosi nel formulare accuse che possono produrre danni.

Deciso a fare chiarezza e a fugare ogni ombra di dubbio, Sabati fornisce maggiori dettagli in proposito. «I lavori nel porto turistico sono cominciati il 17 aprile e ultimati il 30. L’opera ha avuto una regolare autorizzazione regionale, la n.10/2014, e disciplinata da una successiva ordinanza della Capitaneria di porto di Termoli, la 2/2014. L’intervento ha riguardato lo spostamento di sabbia da una zona antistante l’imboccatura del porto al sito naturale di deposito», spiega l’ingegnere Sabato. «Quei lavori hanno permesso la ricomposizione della spiaggia preesistente erosa a causa delle correnti naturali. Quei tubi visti e fotografati dai volontari gettavano in mare solo acqua mista a sabbia. L’operazione è iniziata dopo regolari e rigorose analisi chimiche sia sul materiale e sulle zone di prelievo che sulle aree di sedime. Le analisi hanno portato a conclusioni di totale compatibilità ambientale. Le porte degli uffici portuali sono aperte a chi volesse chiarimenti», conclude Sabato invitando anche la Fee, che aveva annunciato sull'argomento una manifestazione a Roma, a verificare. (p.c.)

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