Intasca 6,90 euro dei biglietti: condannato

Inflitti 17 mesi, pena sospesa, a un capotreno denunciato da tre passeggeri

LANCIANO. Un anno e 5 mesi di reclusione, pena sospesa, per aver indebitamente intascato 6,90 euro. Vincenzo Lacriola, 59 anni, di Bari ma residente a Chieti, capotreno della Sangritana, è stato condannato per peculato dal tribunale collegiale presieduto da Ciro Riviezzo. Secondo l'accusa, il pubblico ministero Rosaria Vecchi, Lacriola, abusando della sua funzione di capotreno, si è fatto consegnare da E.S., 47 anni romena residente a Ortona, E.B., 42, di Chieti, e A.S., 27, di Lanciano, i soldi relativi ai biglietti ferroviari, senza dar loro in cambio i tagliandi, ricavandone quindi «un ingiusto profitto».

Sono due gli episodi contestati, e risalenti al 2008 e al 2009, accaduti lungo la tratta regionale che la Sangritana copre da Vasto a Teramo. Il primo episodio è avvenuto a Vasto il 24 luglio 2008, il secondo a Tollo il 4 novembre 2009.

Lacriola, difeso dall'avvocato Giuseppe Martino del foro di Chieti, aveva ricevuto dalle tre passeggere rispettivamente 3,20 euro, 2,70 euro e un euro, senza però dare in cambio il biglietto, intascando quindi 6,90 euro. Il capo treno, incensurato, ha ottenuto la sospensione della pena. (t.d.r.)

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