Ippodromo inagibile Fuochi d’artificio verso l’annullamento

In bilico il festival nazionale organizzato da Eventi pirici Il presidente: la giunta comunale decida entro martedì

LANCIANO. «Se entro martedì il Comune non ci darà la rassicurazione che tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie per utilizzare l’ippodromo sono disponibili, sarò costretto ad annullare la prima edizione del Festival dell’arte pirotecnica». Sembra un ultimatum quello lanciato all’amministrazione civica da Vittorio Salvatore, presidente dell’associazione Eventi pirici che questa sera avrebbe dovuto inaugurare le sette serate dedicate ai fuochi pirotecnici che avrebbero animato la città fino al 10 agosto. Ma che sono slittate per la mancata agibilità delle gradinate dell’ippodromo ad accogliere stabilmente gli spettatori. Agibilità sulla quale si è aperta una polemica infuocata tra centrosinistra e centrodestra con un rimpallo di responsabilità.

Per il sindaco Mario Pupillo l’ex giunta Paolini non ha provveduto a sistemare le tribune nonostante la richiesta dei vigili del fuoco avanzata nel 2005 assieme ai 24 mesi di tempo dati per adeguare la struttura. Per l’ex sindaco Paolini, invece, l’agibilità per gli spettacoli c’è dal 1978 e non è mai cambiata e poi bastava il rispetto di alcune distanze e la presenza di vigili del fuoco sul posto per assicurare gli eventi.

Un battibecco che non giova alla città e neanche a Salvatore che sul festival ha investito 80mila euro e mesi di lavoro. «Non è compito mio entrare in questo dibattito», dice Salvatore, «ma finora, per allestire questa manifestazione, abbiamo speso 80mila euro, oltre a mesi di lavoro perché ci sono decine di aspetti su cui concentrarsi. Per questa ragione, se martedì non avremo la certezza che tutto è in regola, dovrò sospendere la rassegna».

Il Comune aveva chiesto 15 giorni di tempo per risolvere il problema cercando di sistemare nel migliore dei modi le gradinate che, solo in casi estremi, e previo parere della Soprintendenza, sarebbero state ricoperte con la terra. Ma per Salvatore sono troppi giorni: il festival, che ha ricadute positive sulla città dal punto di vista commerciale e turistico, non può aspettare. E poi, come evidenzia il presidente di Eventi pirici, «c’è già una decina di Comuni del circondario che hanno dato la propria disponibilità a ospitare una o più serate del festival, a dimostrazione della validità del mio progetto». Festival a cui era legato anche il Settembre lancianese.

Come era stato annunciato nella corso della presentazione della manifestazione lo scorso 17 maggio, nella serata inaugurale del festival - che ci sarebbe stata questa sera - sarebbe stati svelati anche il cartellone delle feste e poi i primi tre maestri di arte pirotecnica classificati, più un quarto ripescato, che avrebbero incendiato i fuochi nelle Feste settembre. Che succederà ora?

Teresa Di Rocco

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