Jova beach party, c’è il via libera «Ma non si danneggino le dune» 

Il dirigente del Comune ha rilasciato parere favorevole all’utilizzo della spiaggia con 22 prescrizioni «È necessario un adeguato servizio di vigilanza per preservare l’habitat della vicina riserva naturale»

VASTO. «Il Jova beach party 2022 non produrrà impatti significativi sulla riserva naturale Marina di Vasto, che dista 450 metri dall’area eventi, ma vanno adottate misure di mitigazione». A queste conclusioni è giunto il dirigente del Comune Stefano Monteferrante, che ha rilasciato parere favorevole alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca) presentata dalla Trident, la società che organizza il doppio concerto di Jovanotti il 19 e il 20 agosto nel tratto di arenile compreso tra il pontile e il lido Acapulco.
Vasto è una delle dodici località italiane dove si svolgerà la manifestazione musicale ed è l’unica tappa abruzzese. Oltre agli aspetti legati alla sicurezza e alla viabilità, esaminati in queste settimane dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, c’è anche quello ambientale trattandosi di un evento che si svolgerà a 450 metri dalla riserva Marina di Vasto, oggetto di una serie di osservazioni presentate dalle associazioni. Lipu, Stazione ornitologica abruzzese (Soa), Arci Vasto, Italia nostra e Gruppo fratino Vasto hanno messo nero su bianco le criticità di uno spettacolo che richiamerà 20mila spettatori a sera, evidenziando che «il Jova beach è una iniziativa insostenibile».
LE PRESCRIZIONI Nel rilasciare il proprio parere favorevole il dirigente e avvocato Monteferrante ha elencato una serie di azioni da mettere in atto per «mitigare» l’impatto ambientale. Sono in tutto 22 e tra queste spiccano l’istituzione di un adeguato servizio di vigilanza, l’emissione di una ordinanza sindacale che vieti, a partire dai due giorni antecedenti la manifestazione, le attività di campeggio e bivacco al fine di evitare il calpestio delle dune ed il possibile danneggiamento di habitat tutelati, oltre alla modifica della posizione del palco da ubicare a sud verso nord, al fine di mitigare il disturbo generato dalle emissioni sonore e luminose.
Tra le prescrizioni c’è anche quella relativa ad un sopralluogo congiunto, il giorno prima del concerto, per verificare lo stato delle dune. Gli interventi proposti, molti dei quali sono già contenuti nel piano della Trident, fanno seguito alle indicazioni fornite dalla Commissione di valutazione ambientale del Comune. Dell’organismo fanno parte, oltre allo stesso dirigente e all’architetto Gisella La Palombara, Daniele Galassi (scienze ambientali), Marco Palumbo (scienze forestali) e Maria Carla De Francesco (biologa).
PARERE DEGLI ESPERTI La Commissione di valutazione ambientale, riunita il 28 luglio, ha espresso parete favorevole all’intervento, ma con una serie di prescrizioni. Riguardano l’organizzazione di un adeguato servizio di vigilanza nella Riserva Marina di Vasto “al fine di evitare fenomeni di bivacco, accensioni di fuochi e altre attività pericolose per la tutela dell’area protetta; un sopralluogo congiunto con l’amministrazione comunale il giorno prima del concerto per «verificare tramite repertorio fotografico, lo stato delle dune, al fine di operare un monitoraggio pre e post evento». Per gli esperti sarebbe opportuno prevedere la modifica della posizione del palco (da sud verso nord) al fine di mitigare ulteriormente il disturbo generato dalle emissioni sonore e luminose. La Commissione ha affrontato anche il problema di Fosso Marino, il canale che sfocia nei pressi del pontile, giungendo alla conclusione «che un evento occasionale, quale è un concerto, non può essere considerato in contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriale, i quali fanno riferimento ad interventi che incidano in maniera permanente sull’assetto del territorio». Il riferimento è alla «tombatura» del corso d’acqua che ha scatenato dure contestazioni da parte delle associazioni.