la tragedia

L'Aquila, muore a 33 anni nello schianto con la moto, grave l'amico

L'incidente lungo la statale 80 mentre Fabio D'Ettorre, la vittima, di Chieti, viaggiava insieme a due amici verso il Passo delle Capannelle. Al chilometro 15,900 l'urto con il muretto dove nel 2009 morì un altro giovane centauro. In ospedale l'amico che viaggiava dietro di lui

L’AQUILA. Il chilometro 15,900 della Statale 80 s’è preso un’altra vita, quella di Fabio D’Ettorre, 33 anni, di Chieti. Un suo amico, Sandro Di Gregorio, 45 anni, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Avezzano. I due, assieme a un amico, M.L. erano partiti ieri mattina da Chieti, in sella alle moto, per raggiungere il Passo delle Capannelle. Un giro fatto chissà quante altre volte, che ieri mattina, poco dopo l’abitato di Arischia, ha avuto un finale tragicamente diverso. La dinamica dell’incidente è complicatissima. Oltre a due delle tre moto, infatti, è rimasto coinvolto un Mitsubishi Pajero che scendeva da Campotosto. Il compito di ricostruire quanto accaduto è stato affidato alla Polizia stradale dell’Aquila, intervenuta assieme ai vigili del fuoco e al 118. Fabio D’Ettorre viaggiava su una Yamaha; Di Gregorio era sulla sua Benelli e seguiva di poco l’amico.

Secondo quella che potrebbe essere una ricostruzione del tutto ipotetica, desunta sulla scorta della posizione dei mezzi incidentati, D’Ettorre in prossimità dell’intersezione di due curve, ha urtato il muretto che costeggia la carreggiata, sbandando e cadendo a terra. A questo punto il secondo motociclista, sopraggiunto nel frattempo, avrebbe urtato la Yamaha andando poi a schiantarsi contro il Mitsubishi Pajero che sopraggiungeva dalla corsia opposta. L’urto è stato talmente violento da spostare il fuoristrada. Il punto in cui D’Ettorre ha perso il controllo del mezzo, è lo stesso nel quale si trova una delle tante edicole votive stradali, in ricordo di un’altra giovane vita spezzata, quella di Gabriele Scopigno, di Roma. A prestare i primi soccorsi l’amico motociclista che seguiva subito dopo, e un agente della polizia stradale che alcune centinaia di metri prima era stato superato dai motociclisti.

Fabio D’Ettorre era cosciente, ma lamentava dolori al bacino. Si è tolto il casco da solo. Sembrava, in quel frangente, che ad avere la peggio fosse stato l’amico finito contro il fuoristrada. Invece non era così. Il giovane, improvvisamente ha perso i sensi. I sanitari lo hanno intubato, ma il lunghissimo tentativo di rianimarlo non ha sortito l’effetto sperato, e il giovane è morto. Illeso, ma sotto choc, il conducente del fuoristrada. La sua testimonianza, assieme a quella del terzo motociclista, sarà determinante per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.

Il ferito è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale dell’Aquila, da dove è poi ripartito alla volta di quello di Avezzano, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’aorta addominale. Sul luogo anche il personale dell’Anas incaricato del ripristino delle condizioni di viabilità. La strada è stata chiusa al traffico per diverse ore, ed è stata riaperta solo alle 16 di ieri pomeriggio, per consentire la rimozione dei mezzi e la ripulitura del manto stradale.

(ha collaborato Raniero Pizzi)

©RIPRODUZIONE RISERVATA