L’associazione Codici: andremo dal prefetto

Il segretario regionale: la videosorveglianza è necessaria, e i vigili devono uscire dagli uffici

VASTO. Quello che ci spaventa è il silenzio del sindaco Luciano Lapenna. Non risponde e non accetta alcun tipo di incontro». Domenico Pettinari, segretario regionale dell'associazione Codici stigmatizza l'atteggiamento del primo cittadino. Una settimana fa Pettinari aveva indirizzato al sindaco una lettera sollecitadolo ad insistere in Prefettura per ottenere più forze dell'ordine e in caso negativo utilizzare l'85% dell'organico della polizia municipale per la prevenzione dei reati da strada».

Quando mancano gli uomini, l'organico di cui si dispone deve uscire dagli uffici», insiste Pettinari, «quello che sta succedendo dimostra chiaramente che a Vasto non si riesce a controllare la microcriminalità. Eppure Lapenna tace», si rammarica Pettinari deciso a questo punto a chiedere personalmente aiuto a nome del Vastese al prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, «Codici e l'associazione antimafia vorrebbero avere a Vasto una loro sede e per questo hanno chiesto al sindaco una stanza della villa confiscata ma anche in questo caso non abbiamo ricevuto risposte. Né io né il referente locale, Riccardo Alinovi», dice Pettinari. Alinovi oltre a sollecitare per l'ennesima volta l'attivazione della videosorveglianza ha chiesto al Comune l'istituzione di una commissione per la sicurezza. Una sorta di cabina di regia nella quale possano operare in sinergia amministratori, polizia municipale,forze dell'ordine, parrocchie, enti e associazioni.

«Assodato che non ci sono soldi e le ronde dei volontari sono state bocciate vanno adottati al più presto provvedimenti per ridare sicurezza e tranquillità ai vastesi», insiste Codici «Il primo passo da fare è ammettere che Vasto ha bisogno di aiuto. E' necessario e impellente intervenire. Qualunque cosa pur di ridare ai vastesi la pace sociale ormai perduta», conclude Pettinari.(p.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA