L’ateneo studia il clima sulla costa I dati al servizio del Centro Italia 

Nasce nella zona di Punta Ferruccio una stazione per il monitoraggio dell’ambiente finanziata dal Pnrr La località scelta tra Rifugio Pomilio, Acquabella, Ripari di Giobbe, San Giovanni in Venere e Punta Aderci

ORTONA. Un Osservatorio sul clima in località Punta Ferruccio di Ortona per colmare un “buco” osservativo che va dall’Emilia Romagna alla Basilicata. L’iniziativa è dell’Università degli studi d’Annunzio Chieti-Pescara che coordina lo Spoke one health: Telemedicine and environment, finanziato con fondi Pnrr per 13,5 milioni di euro. E proprio nell’ambito dello Spoke one health, l’ateneo guidato dal rettore Liborio Stuppia, intende realizzare un osservatorio climatico di riferimento per tutto il Centro Italia da inserire nel network Icos (https://www.icos-cp.eu/observations/atmosphere/stations). Questo network europeo di osservatori Icos, di riferimento per lo studio globale del cambiamento climatico, conta in Italia già 4 stazioni nelle località Plateau Rosa, Monte Cimone, Tito Scalo e Lampedusa.
Ora, per identificare il sito sul quale installare la stazione di monitoraggio ambientale, l’ateneo si è avvalso del supporto modellistico dei responsabili del network Icos in maniera da avere la collocazione più rappresentativa del Centro Italia e funzionale alla rete. Dopio avere proposto i siti Rifugio Pomilio sulla Maiella, Punta Acquabella, Punta Ferruccio, Ripari di Giobbe, San Giovanni in Venere e Punta Aderci, dalle analisi modellistiche i siti meno perturbati dalle emissioni locali e più adatti sono risultati Punta Ferruccio e i Ripari di Giobbe. L’indicazione al Comune di Ortona, ha poi identificato in Punta Ferruccio l’area più adatta dal punto di vista delle esigenze del territorio. Di qui il provvedimento del commissario prefettizio del Comune, Gianluca Braga, di concessione in comodato d’uso gratuito per finalità istituzionali all’Università d’Annunzio, per 20 anni, di una parte di un terreno di proprietà dell’ente di circa 400 metri quadrati per la stazione di monitoraggio ambientale. L’ateneo sosterrà tutti costi per la realizzazione, l’installazione e quelli per la gestione dell’Osservatorio. Nel provvedimento di concessione si sostiene che «il Comune di Ortona nell’ambito delle politiche europee e nazionali ha sempre mostrato il proprio interesse e impegno a sostenere i progetti volti alla tutela ambientale ed alla transizione ecologica, ragione per cui risulta opportuno accogliere e sostenere il progetto per l’installazione dell’osservatorio climatico sul proprio territorio, gestito dal Dipartimento di tecnologie avanzate in Medicina & Odontoiatria, Center for advanced studies and technology – cast laboratory of atmospheric physics and climatology della d’Annunzio». (cr.ch.)
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