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L’eccidio di Sant’Agata 70 anni fa

Cerimonia in ricordo della strage nazista con i ragazzi delle medie

GESSOPALENA. Le vittime di Sant’Agata saranno ricordate stamattina dai ragazzi delle terze medie dell’Istituto comprensivo di Torricella Peligna, con una corona depositata sul cippo posto a memoria della strage.

Settant’anni fa, poco prima dell’alba, una pattuglia dell’esercito tedesco, di stanza a Torricella, svegliò una quarantina di sfollati di quel paese, li rinchiuse in una masseria, e li massacrò con bombe e raffiche di mitra. Morirono in 42, compresi alcuni giovani che, poco distanti dalle masserie, transitavano per andare controllare le loro case a Santa Giusta, non lontano da Sant’Agata. I corpi furono abbandonati e rimasero insepolti per un paio di settimane, fino a quando gli inglesi, finalmente arrivati a Gessopalena, organizzarono un gruppo di giovani paesani che provvide a dare una pietosa sepoltura ai resti delle vittime.

Dall’eccidio si salvarono Nicoletta Di Luzio, 16 anni, e il fratello Antonio, che videro massacrare la madre e il fratellino Leonardo. Nicoletta e Antonio vivono a Roma, e non hanno mai voluto parlare di Sant’Agata.

Nel pomeriggio, alle 18, una messa in suffragio sarà celebrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Gessopalena.

È da pochi giorni la notizia che Sant’Agata si trasformerà in un “Parco-museo della Memoria”, secondo un progetto presentato dal Comune di Gessopalena e dalla Cgil regionale.

Gino Melchiorre

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