L’Udc: nel bilancio i limiti della giunta

I consiglieri di minoranza: Pupillo sconfessi il consigliere Cotellessa per quanto ha detto in aula

LANCIANO. «Il sindaco e la maggioranza prendano le distanze tempestivamente, in maniera chiara e inequivocabile dalle dichiarazioni del consigliere Cotellessa». All’indomani del consiglio comunale, l’Udc torna sul caso politico che ha arroventato le polemiche sul conto consuntivo, approvato con i soli voti della maggioranza e con l’opposizione che ha abbandonato platealmente l’aula.

Un gesto scatenato dalle dichiarazioni del consigliere di Sel secondo il quale, dice l’Udc, «l’approvazione all’unanimità del bilancio di previsione 2011 sarebbe stata frutto solo di convenienza, l’accettazione di una sorta di costrizione politica ad opera della minoranza, indispensabile per salvare il provvedimento di programmazione affetto, a suo dire, da errori procedurali».

«Di fronte a tale scorrettezza politica», sostengono i consiglieri Paolo Bomba (capogruppo), Errico D’Amico e Tonia Paolucci, «in mancanza di una presa di posizione dei vertici dell’esecutivo e nell’impossibilità di esternare democraticamente le proprie posizioni nel dibattito, repentinamente interrotto dal presidente del consiglio, i componenti di minoranza sono stati costretti ad abbandonare l’aula quale gesto di protesta a tutela delle funzioni del consiglio, al fine di sottolineare la mancanza di rispetto per l’assemblea, per i suoi componenti e i cittadini. L’amministrazione», proseguono i consiglieri d’opposizione, «dapprima ha cancellato, con una delibera di giunta, gli emendamenti al bilancio di previsione democraticamente accolti nell’interesse della comunità, in particolare, in materia di sicurezza sismica delle scuole, parcheggi e provvedimenti anticrisi, e addirittura, dopo aver tentato di giustificare le decisioni assunte (i fondi destinati alla messa in sicurezza delle scuole sono stati destinati alla manutenzione delle strade, ndc), per bocca di un suo capogruppo ha liquidato la storica votazione dello scorso anno come un gesto non condiviso e frutto di un errore della maggioranza».

Una brutta conclusione secondo i centristi che avevano già espresso le ragioni di merito e politiche della bocciatura «di un conto consuntivo», sottolineano, «specchio degli evidenti limiti e carenze del primo anno della giunta Pupillo, che approva i progetti per le scuole a giugno quando si era impegnata ad aprire i cantieri a maggio». (s.so.)

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