l’interrogazione

L’Udc: nidi comunali, niente fondi

I consiglieri D’Amico e Bomba: perduti i contributi dell’Inps

LANCIANO. «Sono state penalizzate le mamme che lavorano e portano i figli ai nidi comunali: per una disattenzione del Comune non hanno potuto accedere ai contributi Inps per coprire i costi del servizio». La critica arriva dall’Udc che, nell’ultimo consiglio comunale, ne ha chiesto conto con un’interrogazione al sindaco Mario Pupillo.

«Chi ha baby sitter o figli ai nidi privati, invece, ha potuto partecipare al bando dell’Inps per riscattare il congedo parentale in denaro», sostengono i consiglieri comunali Errico D’Amico e Paolo Bomba, «un contributo di 300 euro mensili che sono un aiuto concreto alle famiglie in momenti di grave crisi economico-sociale. Le mamme che hanno scelto i servizi pubblici per l’infanzia, che si pagano in base al reddito familiare», spiegano gli esponenti dell’Udc, «sono state penalizzate dalla scarsa attenzione degli amministratori comunali alle notizie pubblicate sullo stesso sito internet del Comune! Il bando dell’Inps era stato pubblicizzato tra gli avvisi ai cittadini con evidenza sul sito comunale. Bastava che l’amministrazione iscrivesse i tre nidi comunali nell’elenco per aderire all’iniziativa e dare la possibilità alle famiglie di beneficiare del contributo. Invece, chi ha provato a fare domanda si è trovato di fronte a un elenco di strutture di Lanciano nel quale mancavano i nidi pubblici ed erano invece inseriti quelli privati». «Nel prendere atto del grave errore in cui è incorsa l’amministrazione», concludono Bomba e D’Amico, «invitiamo il Comune a scusarsi con i cittadini». (s.so.)

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