tagli asl al servizio domiciliare

La Bendotti convoca i pazienti rimasti senza assistenza

LANCIANO. Informare e far capire agli utenti i cambiamenti che il Comune sta apportando nell’ambito dell’assistenza sociale. Cambiamenti che sono conseguenti alla sospensione dell’assistenza...

LANCIANO. Informare e far capire agli utenti i cambiamenti che il Comune sta apportando nell’ambito dell’assistenza sociale. Cambiamenti che sono conseguenti alla sospensione dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) da parte del distretto sanitario. È con questo obiettivo che l’assessore alle politiche sociali, Dora Bendotti, ha convocato ieri i pazienti che usufruivano dell’Adi sociale, che il comune eroga solo se c’è l’Adi sanitaria, e che sono rimasti senza aiuti dopo la chiusura di centinaia di cartelle da parte del distretto impegnato a riformare il servizio in nome dell’appropriatezza.

«Ci sono casi molto gravi», dice la Bendotti, «di utenti a cui il servizio non andava tolto e che si sono ritrovati senza aiuti e senza neanche sapere come fare per riottenerli. Nonostante la Asl non ci abbia ancora comunicato ufficialmente a chi è stata sospesa l’Adi sanitaria e quindi l’Adi sociale, abbiamo provveduto a cambiare il tipo di assistenza a circa 50 utenti».

Alcuni pazienti sono stati inseriti nel servizio di assistenza domiciliare disabili, altri in quella domiciliare anziani, un utente è stato inserito in una struttura sanitaria assistenziale per l’aggravarsi della malattia.

«C’è ancora da lavorare, ma stiamo facendo di tutto per non lasciare gli utenti soli», aggiunge la Bendotti, «anche se comporterà costi ulteriori per il Comune, circa 80 mila euro fino al 31 dicembre. Non possiamo abbandonare persone che già soffrono per gravi patologie».

E il consiglio comunale si occuperà dell’Adi nella riunione fissata per il 3 maggio. E questa volta, gli utenti Adi sperano che il consiglio non venga rinviato ulteriormente. (t.d.r.)

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