La città in difesa dell’Oasi

No alla cava, il consiglio comunale contro la Regione.

VASTO. Netta contrarietà ad ogni intervento estrattivo, sospensione dell’iter e un impegno affinché l’amministrazione ponga in essere ogni azione - anche legale - per contrastare la cava sottomarina nella riserva naturale di Punta Aderci. Sono i passaggi contenuti nell’ordine del giorno proposto da diciassette consiglieri e approvato all’unanimità dall’assemblea civica.
Il via libera al documento, arrivato dopo un ampio ed articolato dibattito, è stato salutato con un applauso dal pubblico presente nell’aula consiliare dove si contavano almeno un centinaio di persone tra cittadini ed esponenti delle associazioni ambientaliste locali, mobilitate contro il progetto della Regione per il ripascimento dei litorali alle prese con l’erosione marina, fra le quali Casalbordino.

«Un progetto approssimativo in un’area di grosso pregio naturalistico che necessita della massima attenzione»: l’assessore all’Ambiente, Anna Suriani (Sinistra, ecologia e libertà) ha così sintetizzato le ragioni del no dell’amministrazione comunale che, fin dall’inizio, si è opposta alla cava sottomarina da dove si vogliono prelevare inizialmente 200mila metri cubi di sabbia, fino ad una potenzialità estrattiva massima di due milioni di metri cubi. L’avvio dei lavori è previsto per il 10 febbraio.

Sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell’opposizione si sono levate voci critiche, alcune delle quali hanno invitato ad una forte mobilitazione.
Dagli interventi dei consiglieri sono emerse non poche perplessità anche per alcuni passaggi poco chiari della relazione che accompagna il progetto e da dove non si evince perché la scelta sia ricaduta proprio sullo specchio di mare antistante la spiaggetta di Punta Penna, nella riserva di Punta Aderci, zona che dal 1998 è stata sottoposta a tutela dalla stessa Regione Abruzzo e dove insiste anche un sito archeologico.

Non sono neanche mancate le polemiche politiche con accuse al centrodestra che governa la Regione e sul ruolo più “attivo” che, secondo il sindaco Luciano Lapenna (Pd) avrebbero dovuto avere i consiglieri regionali della città. Ma alla fine sono prevalse le ragioni di un territorio «che vuole essere coinvolto nelle scelte che lo riguardano». Ragioni ribadite nell’ordine del giorno approvato dopo una breve sospensione dei lavori del consiglio per consentire lo svolgimento della riunione dei capigruppo.

Un risultato importante, ma non certo sufficiente per bloccare il progetto. Ne sono consapevoli i rappresentanti delle associazioni che stanno organizzando una grande manifestazione di piazza per domenica prossima.