Rocca san giovanni. appello di europa verde frentania 

«La Costa dei trabocchi va tutelata dal cemento»

ROCCA SAN GIOVANNI. «La bellezza della nostra costa è un patrimonio di tutti ed è una fonte di ricchezza per tutti che va conservata nel tempo e non un "limone da spremere" per l'interesse dei pochi»....

ROCCA SAN GIOVANNI. «La bellezza della nostra costa è un patrimonio di tutti ed è una fonte di ricchezza per tutti che va conservata nel tempo e non un "limone da spremere" per l'interesse dei pochi». Europa Verde Frentania interviene sul caso dell'emendamento all'esame del consiglio regionale, che secondo gli ambientalisti (dopo Nuovo Senso Civico si è espresso contro anche il presidente della Provincia, Francesco Menna) potrebbe trasformare strutture temporanee in permanenti lungo la Costa dei trabocchi e la Via Verde. «Con un colpo di mano della destra», sostengono i co-portavoce Rita Aruffo e Stefano Luciani, «rischiava di passare in aula uno di quei piccoli e pericolosi emendamenti, in virtù dei quali, con la pretesa di circostanze eccezionali, si autorizzavano le strutture temporanee a carattere terziario a servizio di asset turistici dei territori comunali siti in aree di particolare interesse turistico-ricettivo (via Verde, per intenderci) a rimanere ancorate al suolo e a non essere smontate e rimosse, come prevede la legge attuale. Ci saremmo trovati di fronte ad una sostanziale "sanatoria". È il momento delle scelte, non vogliamo che la costa della Via Verde diventi la via del grigio cemento, impoverita di terreni di sedime che in inverno cedono sotto il peso di strutture concepite per essere rimosse. Se la norma ha previsto strutture amovibili, con una attività limitata al massimo nei 180 giorni di stagione, c'è un motivo preciso, dettato da esigenze di tutela del patrimonio naturalistico e della sicurezza».
Ma, riflette il movimento, «anche a voler ragionare in termini di stretta economia, se si autorizzano queste strutture a rimanere e una mareggiata le danneggia? Chi paga? E come si sentiranno tutti coloro che, rispettando la legge, hanno smontato le loro strutture? In consiglio regionale la minoranza ha fatto sentire la voce ma siamo solo all'inizio, considerato che la prossima settimana l'argomento è di nuovo in discussione in aula», sottolineano Aruffo e Luciani, «il centrodestra, in particolare la Lega, non è intenzionata a fermarsi e, aggirando l'ostacolo, vuole proporre un emendamento che va a incidere sul testo unico del commercio, lasciando tutto all'arbitro di interessi privati». (s.so.)