La difesa grida al fraintendimento: «Un buon medico accarezza i pazienti»

CHIETI. Il professor Giuseppe Sabatino è difeso dall’avvocato Andrea Di Lizio che si appresta a leggere una montagna di trascrizioni telefoniche e a visionare un dvd con i file dei video sulle...

CHIETI. Il professor Giuseppe Sabatino è difeso dall’avvocato Andrea Di Lizio che si appresta a leggere una montagna di trascrizioni telefoniche e a visionare un dvd con i file dei video sulle molestie sessuali.

Il difensore ha già fatto richiesta alla cancelleria del gip di copie di tutti gli atti e, soprattutto, del dischetto che racchiude ore e ore di riprese con una telecamera che i carabinieri del Nas hanno tenuto nascosta per sei mesi nella stanza del policlinico di Chieti dove Sabatino visitava le sue pazienti.

Avvocato, le accuse contro il suo assistito sono pesanti, ma soprattutto documentali. Come può difendersi?

«Alla base di tutto c’è un fraintendimento. Il professor Sabatino ha scritto un libro molto conosciuto e apprezzato che si intitola “La madre e il bambino”. E lì spiega molto bene l’empatia che un medico deve avere nei confronti di un genitore, una giovane madre che ha appena avuto un figlio. I metodi del professor Sabatino mirano sempre ad essere rassicuranti nei confronti delle pazienti. Lui spesso non si fa pagare, né ha orari rigidi. Se viene chiamato anche nel cuore della notte esce di casa e corre da chi gli chiede aiuto. Una carezza a una paziente è buona sanità. Chi arriva a capovolgere questo atteggiamento sta solo fraintendendo».

Passiamo al secondo filone di inchiesta, quello sulle presunte tangenti pagate dalle case farmaceutiche. Sono davvero mazzette?

«No, sono sponsorizzazioni, altrimenti dovrebbero arrestare tutti i medici d’Italia. Da che mondo è mondo, i convegni medici sono sponsorizzati dalle case farmaceutiche».

Ma dopo l’arresto il prof rischia anche una sospensione duplice: dal ruolo di primario di neonatologia e da quello di docente ordinario dell’università d’Annunzio. I due provvedimenti sono imminenti.

«Lo sappiamo, ma il professore saprà difendersi e comunque il 20 novembre andrà in pensione».

Un salto indietro nel tempo: nel 2007-2008, Sabatino venne indagato, imputato e infine processato per una vicenda fotocopia. Lo accusarono di molestie sessuali. E a farlo erano anche allora madri di neonate. Come andò a finire?

«Bene, mi aspettavo questa domanda. Il professore venne processato con rito abbreviato e assolto con formula piena. Lo scriva, è importante. Anche allora il pubblico ministero che indagò era Lucia Campo , anche se in aula venne il procuratore capo Pietro Mennini, che chiese l’assoluzione. E il giudice che la sentenziò era Paolo Di Geronimo, lo stesso che ora firma l’arresto».

Domani ci sarà l’interrogatorio di garanzia. Il suo assistito risponderà alle domande del gip Di Geronimo, o si avvarrà della facoltà di restare in silenzio?

«È ancora presto per dirlo, lo decideremo domani». (l.c.)

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