Marrocco (Pdl): decisione che va cambiata, il centrodestra ora decida un piano di rilancio

La giunta Di Primio dimentica lo Scalo nell’esecutivo non c’è un solo assessore

CHIETI. Il centrodestra dimentica Chieti Scalo. E’ quanto emerge dalla composizione della giunta comunale del sindaco Umberto Di Primio. Su dieci assessori nominati dai partiti e dal primo cittadino non c’è nessuno che viva allo Scalo, mentre la parte bassa della città ha 34 mila residenti contro i 20 mila del Colle. Nelle trattative per la composizione dell’esecutivo questo aspetto non è stato preso in considerazione, partiti e sindaco sono stati impegnati nella nella ripartizione dei posti dimenticando le promesse rivolte ai cittadini scalini. Dopo la recente spaccatura in Consiglio comunale che ha mostrato una coalizione pronta al litigio, ora è il caso dello «Scalo abbandonato» che innesca altre polemiche.

A sollevare la questione in modo perentorio pur evitando polemiche personali è il consigliere Dario Marrocco, quarto degli eletti (510 voti), residente allo Scalo che si è visto messo all’angolo nella corsa all’assessorato. Marrocco è stato eletto vice presidente vicario del consiglio, ma annuncia che farà battaglia. «Lo Scalo è un’area densamente abitata con tanti e complessi problemi», sottolinea, «c’è un forte disagio occupazionale con un tessuto sociale in gravi difficoltà. Esiste il problema della qualità della vita, mancano mezzi pubblici, parcheggi, aree verdi. Bisogna fare un salto di qualità. La ex giunta Ricci promise di fare dello Scalo il giardino della città al contrario ora c’è solo cemento, tocca al centrodestra passare davvero dalle parole ai fatti».

Ma gli esordi non sono buoni, anzi. Marrocco promette che non volterà le spalle «ai cittadini», dice, «che hanno voluto affidarmi un ruolo importante nell’attività amministrativa della città. Le loro problematiche saranno la stella polare che orienterà la mia attività consiliare». Nel contempo il consigliere del Pdl non nasconde la sua delusione per come sono stati decisi gli assessori. «Da molti è stato rilevato come il numero così elevato di consensi avrebbe ben giustificato un più intenso coinvolgimento del sottoscritto nella vita politica della città», puntualizza Marrocco, «legittimandomi di importanti responsabilità anche in seno alla recentemente costituita giunta. Al riguardo, ho già avuto modo di ribadire come mi sia stato difficile ritenere congrui i criteri con i quali si è proceduto all’individuazione degli assessori.

Ma credo che l’argomento meriti un ragionamento più squisitamente politico. Vien difficile», osserva Marrocco, «comprendere come il partito di maggioranza relativa in cui milito con convinzione, abbia inteso trascurare tutta la parte bassa della città nella scelta dei propri componenti di giunta, e questo sulla scorta di criteri dei quali non possiamo che auspicare una significativa modifica in corso d’opera». Marrocco dichiara che si impegnerà per «il bene della città e non per ottenere poltrone» e ringrazia il Consiglio, «che ha voluto investirmi della responsabilità di vice-presidente vicario». Ma fa sapere che non rimarrà zitto. «Per garantire a quei cittadini dello Scalo una rappresentatività adeguata quanto meno in sede Consiliare, acciocchè la voce di una fetta così importante di Chieti sia udita».