La Pilkington taglia le ferie

Ordinativi in crescita, chiesta una settimana in meno

SAN SALVO. La crisi non allenta la morsa. Almeno nel Vastese. La ripresa non è consolidata eppure le vacanze estive si annunciano più corte per centinaia di lavoratori. La Pilkington ha proposto ai dipendenti di ripetere l'esperienza dello scorso anno: due settimane di ferie ad agosto anzichè tre e una terza a rotazione a partire dalla fine di settembre. Ma la proposta non piace ai sindacati.

Da qualche settimana nella fabbrica di Piana Sant'Angelo si lavora a pieno regime. La produzione è cresciuta dal 1º giugno grazie all'arrivo a San Salvo delle lavorazioni della Polonia. La multinazionale del vetro del gruppo Nippon Sheet Glass ha riassunto a tempo determinato 30 interinali. Non basta. L'azienda propone la riduzione volontaria di una settimana di ferie ad agosto. Solo i lavoratori del settore lunotti andranno in vacanza per tre settimane consecutive.

«L'accordo-quadro», spiega Franco Zerra, della Cisl, «prevede tre settimane di vacanza, ma specifica che per necessità di mercato e se il lavoratore accetta, una settimana può essere rimandata».  Gli operai che rinunciano alle vacanze più lunghe troveranno 150 euro netti in più in busta paga. La discussione è all'inizio. Il 16 giugno è previsto un nuovo incontro e in quella sede i sindacati - dopo aver ascoltato i lavoratori - valuteranno se la proposta è accettabile o meno. 

Nel 2009 un migliaio di lavoratori del Vastese (della Pilkington ma anche della Denso e dell'indotto) accettarono la proposta dei dirigenti delle fabbriche: gli impianti rimasero accesi dal 3 al 10 agosto per soddisfare gli ordinativi delle case automobilistiche. Quest'anno molti operai sono pronti a fare lo stesso pur di portare a casa 150 euro in più in busta paga e veder allontanato lo spauracchio della disoccupazione. Non tutti. C'è anche chi pensa sarebbe più giusto lasciare spazio a nuove assunzioni interinali, evitando una guerra fra poveri che rischia di innescare conflitti sociali. I sindacati assicurano che non intendono abbandonare i precari al loro destino. Per questo il piano ferie sarà valutato attentamente.

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