La Provincia: 7 giorni per i nuovi assessori

Il presidente Di Giuseppantonio: sostituisco la giunta decimata e porto a termine il mandato

CHIETI. «Entro una settimana nominerò i nuovi assessori per portare a termine, al meglio, il mandato elettorale». Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, congeda i sei assessori dimissionari, pronti a tentare la scalata all’emiciclo regionale, e li invita a impegnarsi, in caso di elezione, per il territorio amministrato fino a ieri. Eliana Menna, capogruppo provinciale dell’Idv, invita il presidente a sostituire in fretta gli assessori che si sono dimessi e boccia l’idea di ridurre il numero degli assessori in giunta. «A quattro mesi dal termine del mandato» spiega Menna, «sarebbe una presa in giro. Il nostro partito lo aveva chiesto, invano, più di due anni fa». Situazione ingarbugliata in Provincia dove, al momento, non esiste una giunta in grado di amministrare. Questo perché la giunta è stata smembrata dalla legge regionale 51, meglio conosciuta come “antisindaci” o “anti-D’Alfonso”. La norma impone ai sindaci e agli amministratori provinciali di dimettersi nel caso in cui si volesse concorrere alle regionali. Esattamente quello che hanno fatto sei assessori su dieci della giunta Di Giuseppantonio: Mauro Petrucci, Daniele D’Amario, Alessio Monaco, Nicola Campitelli, Donatello Di Prinzio e Remo Di Martino. In sella, di conseguenza, restano appena quattro assessori: Antonio Tavani, Eugenio Caporrella, Tonino Marcello e Gianfranca Mancini che, senza nuovi colleghi, non possono sedersi in giunta.

IL PRESIDENTE. Assicura che in una settimana renderà noti i nomi dei nuovi assessori che entreranno in giunta e chiede agli assessori dimissionari un impegno scritto, da prendere nei confronti del territorio, per destinare maggiori fondi regionali, in caso di una loro elezione, alla riqualificazione di strade e scuole della provincia. Che versano in condizioni pietose. «Ringrazio tutti gli assessori per l’attività certosina svolta per un ente che si trova, ricordo, in dissesto economico guidato e che deve muoversi tra mille difficoltà quotidiane per rispondere alle esigenze di un territorio molto vasto. Adesso chiedo loro di non dimenticare», afferma Di Giuseppantonio, «il lavoro effettuato per la nostra provincia che ha tante necessità a partire dalla situazione difficile in cui si trovano le strade, specie nell’interno, e le scuole che hanno bisogno di interventi costanti». Sulla decisione di non candidarsi, il presidente è chiaro. «Gli scenari legislativi sul futuro delle Province sono nebulosi e il nostro ente ha bisogno di essere guidato fino all’ultimo giorno», dice Di Giuseppantonio, «del mandato elettorale». Che scade a fine maggio salvo applicazione immediata della cosiddetta legge Delrio che prevede il depotenziamento progressivo delle Province.

GLI ASSESSORI DIMISSIONARI. Ringraziano il presidente, contestano gli estremi della legge regionale 51 che fa perdere loro quattro mensilità e fanno i vaghi sulla prossima sfida alla Regione. Remo Di Martino non dà per sicura la sua candidatura mentre Mauro Petrucci ribadisce l’esigenza della politica di tornare tra la gente. Donatello Di Prinzio ricorda di aver lasciato una buona eredità a chi lo sostituirà e si rammarica per il fatto che la biblioteca De Meis sia ancora in abbandono. Alessio Monaco, Nicola Campitelli e Daniele D’Amario, invece, garantiscono attenzione alla Provincia di Chieti.

L’ITALIA DEI VALORI. «Da sempre», spiega Menna, «ci siamo battuti per abbattere i costi della politica ricevendo picche da questa amministrazione provinciale. Il presidente pensi a nominare nuovi assessori evitando di ricorrere a spot elettorali dal sapore propagandistico».

Jari Orsini

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