La Provincia cataloga 112 milioni di beni immobili

L’assessore Marcello: stiamo mettendo ordine a una situazione disastrosa tra fitti passivi e sperperi

CHIETI. Centottantacinque immobili di proprietà catalogati, tra uffici, scuole, rimesse, palestre e case cantoniere, per un valore fiscale complessivo pari ad oltre 112 milioni di euro tra patrimonio indisponibile, 96 milioni di euro, e disponibile, circa 16 milioni di euro. L’amministrazione provinciale ha redatto un inventario del proprio patrimonio immobiliare aggiornato alla data del 31 ottobre 2012.

«Siamo di fronte ad un documento concreto importante. Per la prima volta nella sua storia l’ente», spiega Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia, «dispone di una fotografia aggiornata sullo stato dell’arte del proprio patrimonio immobiliare e per questo devo ringraziare il dirigente di settore, l’ingegner Giancarlo Moca, e coloro che hanno lavorato alla redazione dell’inventario, ovvero Maurizio Basile e Margherita Fellegara»..

La ricognizione immobiliare in possesso della Provincia era ferma a 14 anni fa. Ma, nel tempo, la situazione complessiva dei beni immobili provinciali è cambiata radicalmente. Da qui la necessità di stilare un nuovo inventario che è formato da 185 schede. Ogni immobile è stato fotografato e catalogato a livello catastale. Non basta. Chi prende visione dell’inventario provinciale trova anche planimetrie e valori fiscali. «E’ un lavoro utilissimo non solo perché fornisce alla Provincia un quadro dettagliato e analitico degli immobili di sua proprietà ma soprattutto perché sul patrimonio disponibile». aggiunge Di Giuseppantonio, «abbiamo realizzato progetti di valorizzazione dei beni stessi non più utilizzati con le destinazioni d’uso iniziali». Un atto innovativo a livello nazionale e che ha permesso alla Provincia, in accordo con i Comuni in cui insistevano i beni alienati, di vendere gli edifici e di fare cassa.

«Siamo l’unico ente in Italia ad avere attuato i progetti di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Al nostro insediamento», afferma Tonino Marcello, assessore al patrimonio, «abbiamo trovato una situazione disastrosa per fitti e morosità. Adesso l’ente è tornato a viaggiare sui binari della correttezza».

Specie riguardo ai fitti passivi. «Abbiamo eliminato veri e propri sperperi», sottolinea Marcello, «grazie all’utilizzo di immobili di proprietà dell’ente dove, fino a qualche anno fa, la Provincia pagava solo cospicui affitti».

Jari Orsini

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