La Regione dà l’ok al progetto Maltauro

Il presidente D’Alfonso incontra i vertici della Asl: dopo mesi di braccio di ferro parte l’iter per il nuovo Policlinico

CHIETI. Nuovo policlinico, les jeux sont faits, i giochi sono fatti. Il progetto di finanza Maltauro, che fa paura al forzista Mauro Febbo e alla leader 5 Stelle, Sara Marcozzi, ha imboccato la discesa e corre sul velluto. Dopo mesi di braccio di ferro, di sì, no e perché, una riunione in Regione, convocata dal presidente Luciano D’Alfonso, ha sbloccato definitivamente l’iter che porterà alla dichiarazione di pubblico interesse. A dare il via libera è stata la Asl, cui compete farlo, presente al vertice con il suo direttore generale, Pasquale Flacco e Sabrina Di Pietro, direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria teatina. In parole semplici, la proposta formulata dall’Ati, con a capo il colosso veneto Maltauro, è stata ritenuta congrua e quindi valida anche dopo il categorico stop imposto dal decreto 50, del 19 aprile scorso, che ha ridisegnato le regole degli appalti pubblici cancellando i project financing presentati prima dell’entrata in vigore della nuova norma. Ma l’ostacolo è stato superato da Maltauro e soci attraverso la proposta di un nuovo progetto, riveduto, corretto e migliorato. Resta però in piedi il fulcro dell’offerta iniziale che prevedeva la realizzazione di un vero e proprio ospedale nuovo servito peraltro da oltre 1400 posti auto. Un policlinico bis il cui iter ha subìto un’accelerazione dopo il sisma di Amatrice insieme al cronoprogramma del trasferimento di reparti, cominciato tre anni fa, del vecchio policliclinico collocati nei corpi a rischio sismico. Attendiamo reazioni, nel frattempo smontiamo una bufala: il pronto soccorso del “Bernabeo” di Ortona non chiude. La notizia diffusa in maniera improvvida due giorni fa è stata smentita seccamente ieri sera dall’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. «Nel piano triennale regionale non è prevista la chiusura del Pronto soccorso al Bernabeo» assicura Paolucci «il nostro obiettivo è invece quello di creare una struttura ospedaliera specializzata in grado di offrire all’utenza un centro di eccellenza e un punto di riferimento per la cura di patologie importanti. Nel caso specifico» puntualizza l’assessore alla Sanità «il Bernabeo si avvia a diventare un importante centro specializzato per la cura delle malattie tumorali. Si è partiti con la Oncologia ginecologica per arrivare a quella dermatologica. E i risultati sono già apprezzabili con una mobilità attiva che si registra con pazienti provenienti anche da Friuli e Sicilia».