Lanciano, addio alla "nonnina d’Abruzzo"

Morta a 108 anni Maria Vincenza Ricchiuti. Da poco si era operata al femore

LANCIANO. Si sono svolti a Lama dei Peligni i funerali della "nonnina d'Abruzzo",  Maria Vincenza Ricchiuti, deceduta venerdì in seguito a una complicanza dopo un intervento record al femore. Aveva 108 anni. A portarla via una infezione cardiaca, molto comune in questo genere di decorsi post operatori nonostante il fatto che, dal punto di vista clinico, l’intervento risultava perfettamente riuscito, tanto che l’anziana era tornata a camminare poco dopo l’operazione eseguita al Renzetti. La vita di Maria Vincenza è stata un record: 108 anni vissuti al pieno delle forze e della lucidità assieme a tre figli, otto nipoti e undici pronipoti. Il Centro aveva festeggiato le sue 108 primavere poche settimane fa, dato che la donna è nata il 14 dicembre del 1909.
Maria Vincenza, originaria di Lama dei Peligni, trascorreva da qualche anno sei mesi a Lanciano e sei mesi nel suo paese. Il segreto della sua longevità, che ha meravigliato anche i medici che l’hanno avuta in cura, non se lo spiegava nemmeno lei. «Saranno i dolori», diceva ma intanto, anno dopo anno, senza nemmeno l’aiuto di farmaci, Maria Vincenza aveva visto crescere figli, nipoti e pronipoti. Minuta, ma dal carattere forte che ha resistito agli affanni di due guerre mondiali e della vita, dopo la perdita del marito, a 78 anni, a seguito della silicosi contratta nelle miniere, la nonnina d’Abruzzo ha sempre lavorato in campagna, preferendo il cibo genuino coltivato nel suo terreno. Molta verdura e pochissima carne, quasi per niente i dolci: era questa la sua dieta.  (d.d.l.)
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