Lanciano, bambina molestata allontanata dai genitori

Allontanata dalla madre ora è un centro specializzato, il padre resta in carcere

ALTINO. È stata trasferita in una struttura specializzata la bambina di otto anni che avrebbe subito violenza sessuale dal padre 46enne. Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha, infatti, sospeso momentaneamente la potestà genitoriale anche alla madre della piccola (per il padre la sospensione era già scattata). La bambina per oltre un anno, secondo le indagini coordinate dal pm Rosaria Vecchi della Procura di Lanciano e condotte dai carabinieri di Atessa diretti dal luogotenente Federico Ciancio, avrebbe subito gli abusi dal papà quando ancora abitavano altrove. Le violenze, che sarebbero avvenute in casa quando padre e figlia restavano da soli, sarebbero iniziate nei primi mesi del 2014 e sarebbero andate avanti per oltre un anno, fino alla primavera scorsa, quando la bambina ha cominciato a mostrare a scuola frequenti malesseri e disagi psicologici.

Sono state le insegnanti, infatti, a segnalare la situazione. Della situazione della bambina, dopo la decisione del Tribunale, si è fatto carico il Comune, attraverso i servizi sociali dell’Ente. Da alcuni giorni la piccola è ospite di una struttura specializzata.

Il provvedimento è temporaneo, ma il tribunale dell’Aquila non ha indicato la durata precisa del periodo che la piccola dovrà trascorrere lontano dalla madre, che non è indagata nella vicenda. Resta in carcere, intanto, il padre. Il gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha respinto l’istanza di scarcerazione per l’uomo, in cella dallo scorso 5 agosto e già finito nei guai in passato per violenza sessuale su minore.

Stefania Sorge

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