Lanciano, molesta e ingiuria la ex: a giudizio

Operaio accusato di stalking. Nella donna ha creato ansia e terrore

LANCIANO. Andrà a giudizio il 20 novembre prossimo, A.M., 46 anni, di Lanciano, accusato di stalking. L’uomo, per l’accusa, “avrebbe molestato, ingiuriato, pedinato, reso la vita impossibile alla coniuge separata creandole uno stato d’ansia tale da temere per la propria incolumità”. Un stato d’ansia e terrore che la donna avrebbe vissuto per un anno intero, da gennaio a dicembre 2012 e che l’ha portata a prendere la figlia, ad allontanarsi dalla casa famigliare, a non poter più uscire da sola, addirittura avrebbe anche dovuto seguire delle cure mediche per questo stato di ansia.

L’accusa ha anche riportato in aula i messaggi ingiuriosi che l’uomo le avrebbe mandato, ricordato che l’uomo aveva anche un’accusa di lesioni perché le fratturò il setto nasale, e che la lasciò fuori casa una volta.

A.M. si sarebbe anche appostato, per sei mesi, dal gennaio al giugno 2012, sotto casa per osservarla, seguirla. Messaggi, telefonate ingiuriose, appostamenti, pedinamenti che, assieme ad episodi violenti, e al fatto di avere una figlia piccola, hanno messo paura alla donna che lo ha denunciato. Il giudice Francesco Marino poi l’ha rinviato a giudizio.

Al processo, che si aprirà il 20 novembre, l’uomo potrà provare a discolparsi e a spiegare le sue azioni. (t.d.r.)

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