Lanciano, no del centrosinistra al progetto per un inceneritore

Il vicesindaco Valente (foto): pronti a dare battaglia. Marongiu (Pd): è un’ipotesi da scongiurare

LANCIANO. «No al termovalorizzatore a Cerratina». A ribadire la contrarietà a un inceneritore sono i partiti e le liste civiche della maggioranza di centrosinistra dopo le indiscrezioni sull'impianto pubblicate sulle pagine del Centro. L'assottigliarsi della capacità residua della discarica consortile - si parla due o al massimo quattro anni - e l'esistenza di un progetto nato dalla collaborazione tra Provincia, Comune di Lanciano, Mario Negri Sud e Cnr che studia i possibili impatti di un termovalorizzatore sul territorio, hanno riacceso i timori di sempre: potrebbe essere Lanciano la sede di un inceneritore.

«Il territorio frentano e la zona di Lanciano sono già fortemente degradati», scrivono in un nota Pd, Idv, Sel, Lanciano nel cuore, Progetto Lanciano, Rinnoviamo Lanciano e Lanciano in comune, «ospitiamo già la vecchia discarica di Serre da bonificare e la discarica per rifiuti speciali della Semataf: un ulteriore ampliamento della discarica di Cerratina o un inceneritore sarebbero non più sostenibili».

Il parere negativo alla ridefinizione dell'ampliezza della discarica di Cerratina per acquisire altri 200mila metri cubi di volumetria in più, come richiesto dalla Regione, era arrivato proprio dalla giunta del sindaco Mario Pupillo che aveva inoltre chiesto garanzie e interventi per minimizzare l'impatto di nuovi rifiuti nel caso la Regione avesse imposto l'allargamento del bacino consortile.

E si torna a ribadire con forza anche la netta contrarietà a un eventuale termovalorizzatore. «Si tratta di un impianto classificato come industria insalubre di prima classe», ricorda Gabriele Di Bucchianico, Idv. «Impediremo un'eventuale scelta della Regione di creare l'inceneritore in città», promette il vicesindaco Pino Valente (Progetto Lanciano). Il consigliere Piero Cotellessa (Sel-socialisti) rimarca, invece, come la partecipazione del Comune allo studio Life della Provincia abbia «solo valenza scientifica e non può essere inteso come un consenso preventivo alla realizzazione di un termovalorizzatore». Il segretario del Pd, Leo Marongiu, ricorda infine che l'ipotesi di un inceneritore a Lanciano era già stata conteplata nel piano strategico del basso Sangro, ma, avverte, «è da scongiurare».

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