Lanciano, si finge una donna sul web: patteggia 4 mesi

Sostituzione di persona e diffamazione: l'uomo ha pubblicato su internet anche le foto della donna per i siti specializzati negli incontri

LANCIANO. Sostituzione di persona e diffamazione a mezzo Internet: ha patteggiato 4 mesi di reclusione Massimiliano Crini, 42 anni, di Lanciano. L'uomo ha usato foto e dati anagrafici di un'amica, I.B., per iscriversi nei siti specializzati in incontri, chat line, social network. Su Bodoo.it, Msn Messenger, Vkontacte.ru., Lanciano.it c'erano immagini e dati della donna, messi da Crini, all'insaputa della stessa che ha scoperto per caso l'inganno.

Si chatta con Federica e magari si sta parlando con Paola. Si scambiano commenti e foto con Laura mentre in realtà dietro il pc c'è Michele. Davanti al monitor del computer chiunque può descriversi in maniera diversa da come è nella realtà, anche se è reato, e ingannare e rovinare la persona a cui si prende l'identità.

E' ed è quello che è accaduto ad una donna di Lanciano, I.B., 39 anni, che si è vista con dati e foto pubblicati sui siti Internet senza averle mai messe.

Ma colui che aveva usato a sua insaputa dati e immagini, Massimiliano Crini, difeso dall'avvocato Marco De Angelis, ha patteggiato 4 mesi di reclusione, pena sospesa, per aver chattato, organizzato incontri, fatto apprezzamenti su social network, chat line, usando dati e foto non propri.

I fatti risalgono al settembre 2010 quando la donna scoprì, grazie a un'amica, quanto accadesse a sua inpsaputa: ossia che Crini usava le sue foto e i dati anagrafici per iscriversi nei siti specializzati in incontri. Non solo: aveva anche chattato, organizzato incontri, poi non avvenuti, con donne e uomini contattati sempre sul web.

I.B. praticamente aveva una serie di profili e siti su social network, tra cui Badoo.it e Vkontacte.ru. specializzati in incontri, ma era ignara di tutto ciò.

Dopo la scoperta i sospetti della donna caddero su Crini, che era un amico e frequentava la casa. E i sospetti divennero certezze dalle tracce lasciate da Crini su vecchie chat e conversazioni e perché l'uomo ammise di aver usato il suo nome chiedendole poi anche scusa.
Il giudice Francesca Del Villano Aceto ieri ha trasformato le scuse in 4 mesi di reclusione, pena sospesa.

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