Fillea-Cgil

Lavoro nero nel settore edile, un osservatorio sulla legalità

VASTO. Il grafico dell’edilizia in città registra dati in discesa. Il 70% dei cantieri è fermo. L’effetto domino genera la chiusura o il ridimensionamento delle attività che producono materiale per...

VASTO. Il grafico dell’edilizia in città registra dati in discesa. Il 70% dei cantieri è fermo. L’effetto domino genera la chiusura o il ridimensionamento delle attività che producono materiale per l’edilizia, dai vetri agli isolanti, inerti e prodotti chimici. Federchimica invoca una nuova politica industriale capace di rimettere in moto l’economia. I sindacati chiedono investimenti ma anche maggiore trasparenza negli appalti e iniziative contro il lavoro nero. Da settimane i rappresentanti di Filca- Cisl, Fillea-Cgil e Feneal discutono con le istituzioni: la Provincia, i Comuni, le associazioni dei datori di lavoro Api e Cna e anche con il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, per redigere un protocollo d’intesa che assicuri il miglioramento della qualità delle prestazioni e dei lavori pubblici e privati, il rispetto degli obblighi sociali e le condizioni di sicurezza da parte delle imprese.

«È necessario istituire un osservatorio permanente per il rilancio del settore, l’occupazione e la legalità», dice Lamberto Vespasiano, della Fillea-Cgil. Per i sindacati è fondamentale il ricorso alla manodopera locale. Il protocollo è i dirittura d’arrivo. «Entro metà gennaio dovrebbe essere firmato dalle parti negli uffici della Provincia», conferma Vespasiano.

Lo strumento punta a garantire la trasparenza nell’affidamento degli appalti, la legalità e la sicurezza nei cantieri. Fra i passaggi più importanti c’è anche l’istituzione di una patente a punti per ostacolare e reprimere il lavoro nero e gli infortuni che sono una grossa piaga del settore.

Nel 2013 si sono persi 1.200 posti di lavoro. Le aziende che speravano di avere nuove opportunità con i fondi destinati all’edilizia popolare sono rimaste a bocca asciutta. Gli impianti di lavorazione dei materiali per l'edilizia stanno scomparendo. Il fatturato delle imprese che producono prodotti per il settore è sceso del 25%.

«Il protocollo d’intesa vuole fermare un calo vertiginoso e cercare di invertire la rotta», dice Vespasiano. «Non sarà semplice ma è necessario provarci». (p.c.)

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