«Le famiglie scelgano da chi farsi assistere»

L’assessore Bendotti critica la protesta degli operatori sociali: noi vogliamo privilegiare la qualità

LANCIANO. «Proteste incomprensibili e immotivate». Bolla così l’assessore alle politiche sociali, Dora Bendotti, le critiche sulla nuova gestione del servizio di assistenza domiciliare da parte degli operatori e delle cooperative sociali. A essere oggetto di polemiche era stata l’introduzione dei cosiddetti “vaucher sociali”, dei buoni che, pagati all’inizio del mese, consentono all’utente di scegliere l’operatore da un elenco di professionisti accreditati e iscritti a uno specifico albo comunale.

«Per le cooperative», spiega l’assessore, «non cambia nulla. Cambia molto, invece, per le famiglie e gli utenti che in questo modo possono scegliere da chi farsi assistere e decidere secondo un criterio di qualità. Abbiamo deciso di dare la parola ai cittadini», prosegue la Bendotti, «in un servizio delicato come l’assistenza domiciliare. In fondo si tratta di persone che entrano a far parte della propria famiglia, della propria casa, e l’elemento della fiducia è essenziale in questi casi. Non capisco le proteste», rimarca l’assessore, «che a questo punto nascono o perché non si è ben capito il tipo di servizio oppure per una sorta di strumentalizzazione. Non si fa altro che introdurre, così come avvenuto con successo in altri comuni italiani, il principio della sana concorrenza e il sistema è simile a quello dei medici di base: è il paziente che sceglie da chi farsi curare».

Le cooperative avevano lamentato l’impossibilità di una continuità lavorativa dal momento che ogni mese il contratto di lavoro può essere rinnovato dalle famiglie con soggetti diversi, e una certa difficoltà nei sistemi di pagamento. «Abbiamo voluto tutelare gli utenti», rimarca l’assessore, «se si lavora bene e si risponde a requisiti di qualità e professionalità le famiglie non avranno alcun motivo per non rinnovare il contratto al proprio operatore di fiducia». Quanto ai pagamenti e all’acquisto dei vaucher mese per mese l’amministrazione si è detta disponibile a valutare casi particolari e a venire incontro alle esigenze delle famiglie a patto che, però, prima di rinnovare il servizio per il mese successivo venga saldato quanto dovuto.

Oggi l’assessore incontra le famiglie mentre domani ci sarà il chiarimento con le cooperative e gli operatori. «Avremo cura di pubblicizzare in maniera equa tutte le cooperative accreditate», promette la Bendotti. Dalle critiche dei giorni scorsi si discosta la Samidad: «La cooperativa deve mettere in campo abilità, professionalità, competenza e capacità di rispondere in maniera soddisfacente ai bisogni della persona: nel sistema dei vaucher chi decide del servizio non è il Comune, ma il cittadino».

Daria De Laurentiis

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